Garbagnate e il suo Museo di Siolo, un piccolo tesoro di cultura contadina: questo è lo scrigno ci cultura e tradizione della frazione di Santa Maria Rossa, con gli attrezzi della vita contadina e delle fornaci che rappresentano momenti storici del vissuto di numerose persone, delle vicissitudini di contesti campagnoli e di legami e connessioni con la vita delle cittadine limitrofe.
Le tradizioni in un museo: succede a Garbagnate, al Siolo
La storia locale ha una rilevanza notevole per rafforzare il senso di appartenenza e per dare solidità alla vita quotidiana nei diversi contesti. Gli Amici del Museo di Siolo A.Mu.Si sono un gruppo di persone entusiaste e legate alla tradizione dei loro avi e del loro territorio, sommano diverse competenze e conoscenze nonché esperienze, provengono da differenti contesti e annoverano diverse età; tutte si riconoscono nell’obiettivo, di fare per la propria città. Una bellissima testimonianza di storia locale, quindi.
Per approfondirla, il Notiziario ha parlato con Claudia Banfi, studiosa e storica del Museo che così lo ha presentato: “Nel lontano 1985, dal 17 marzo al 21 aprile, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Garbagnate Milanese organizzò una mostra dal titolo “Garbagnate M. documenti. 1871-1939”. Il tema della mostra era l’uomo e il suo lavoro nel nostro paese fra Ottocento e Novecento. Questo fu il primo passo per la costruzione di un Centro che potesse assolvere la funzione di “archivio” della storia locale. Il 25 aprile del 1999 veniva inaugurata la Mostra permanente degli attrezzi della vita contadina e delle fornaci in località Siolo, oggi comunemente conosciuta come “Museo di Siolo”.
Un museo di reperti che vive grazie anche alle donazioni
Le dimensioni e gli spazi del museo sono adeguati alla quantità degli oggetti che ospita? “No. L’ambiente è piccolo e molti oggetti non hanno trovato uno spazio adeguato per essere esposti. Il Museo è stato realizzato grazie alle donazioni di cittadini di Garbagnate e dei paesi limitrofi. E’ diviso in sezioni per aree tematiche: gli attrezzi per il lavoro nei campi, la bachicoltura, la casa del colono, il cortile e l’aia, la stalla, le fornaci. Alle pareti i disegni del pittore locale Ambrogio Allievi (1928-1999) illustrano le attività e gli ambienti del mondo contadino”.
Quali temi sono trattati nel museo, frutto della tradizione?
“Prima di rispondere devo presentare gli A.Mu. Si. (Amici del Museo di Siolo), un gruppo di volontari che si occupano del museo, mettendo a disposizione ciascuno il proprio bagaglio di diverse conoscenze esperienze e competenze, all’interno della struttura per le visite guidate e per altre attività dedicate soprattutto ai bambini. Ogni anno vengono accolte le scolaresche delle scuole elementari del territorio e non, a cui i volontari spiegano le attività del mondo contadino, mostrando e illustrando l’uso degli oggetti esposti. In primavera le classi dei bambini arrivano per sperimentare i giochi di una volta. In occasione di alcune festività apriamo le porte e riceviamo gruppi familiari. Ai piccoli sono riservate le storie lette da noi volontari e per i genitori proponiamo la visita guidata al Museo e all’Oratorium di San Vittore”.
Garbagnate, Museo di Siolo sulla cultura contadina: l’intervista a Claudia Banfi
L’organigramma dell’associazione che cura la gestione dello stesso?
“Non siamo costituiti in Associazione, siamo un gruppo di “volenterosi volontari”, desiderosi di tramandare esperienze di vita di cui ormai non c’è traccia nella nostra attuale vita quotidiana”.
Quanti reperti vi sono conservati?
“I reperti esposti sono tutti catalogati, ma manca lo spazio per mettere in mostra tante cose belle. Aspettiamo che qualcuno ci “regali” una collocazione più ampia”.
Chi cura la conservazione?
“Il museo è della comunità di Garbagnate, l’Amministrazione comunale si occupa della gestione e della manutenzione dello spazio che ha destinato al Museo stesso”.
Quindi chi sono i più immediati destinatari?
“Il Museo è aperto a tutti e per tutti coloro che desiderano fare un tuffo nel passato e pensare di vivere in una casa in cui non c’è la luce elettrica, non c’è l’acqua corrente, non ci sono servizi igienici, non ci sono elettrodomestici e nemmeno cellulari ….. Quando raccontiamo come vivevano i contadini che abitavano in cascina, i più piccoli stentano a credere alle nostre parole”.
Garbagnate, Museo di cultura contadina: i progetti
Avete un progetto in essere sul museo?
“Attualmente è in fase di progettazione una festa presso il Museo nel mese di ottobre, che prevede l’allestimento nella piazza del Lavatoio di banchetti con i mestieri di una volta: calzolaio, falegname, merciaia, ricamatrice, contadino, fabbro, arrotino, lavandaia, etc..) e con abiti contadini. Il Museo sarà aperto per visite guidate. Nella visita saranno compresi l’Oratorium di San Vittore e un percorso virtuale nella Vecchia Siolo attraverso i quadri del pittore locale Ambrogio Allievi. Sarà anche l’occasione per presentare e far utilizzare al pubblico il touch screen del museo, per la consultazione dell’Archivio della Memoria. Per i più piccini sarà allestito anche uno spettacolo di burattini. Seguirà la merenda con prodotti tipici della nostra tradizione (paciaretta e pan tramvai); e bibite “di una volta” (ginger, chinotto, spuma, cedrata). La festa prevede anche un’esibizione musicale con repertorio di canzoni contadine. E l’invito è allargato anche ai cittadini dei paesi limitrofi”.
Il tutto vi sta dando soddisfazioni di ritorno per l’impegno profuso?
“La soddisfazione più grande ci viene data dai bambini che se ne vanno contenti di questa esperienza, ma anche i grandi dimostrano interesse e curiosità. E questa composizione rappresenta la nostra piccola vetrina”.
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