Un cittadino di Garbagnate lunedì pomeriggio ci ha segnalato una truffa tecnologica di cui ha rischiato di cadere vittima, truffa che la Polizia Postale segala come sempre più diffusa, per questo è fondamentale essere informati prima per evitare poi spiacevoli conseguenze.
La tattica usata dai truffatori è molto insidiosa: ti inviano un sms (spesso contenente il tuo nome o addirittura nome e cognome) in cui scrivono: “Salve Giuseppe (o Antonio, Carlo, Maria, ecc, ma sempre col nome che corrisponde all’intestatario del numero telefonico a cui mandano il messaggio), il tuo pacco è stato trattenuto presso il nostro centro di spedizione”, poi segue un link con l’invito a cliccarci sopra per conoscere le procedure per farselo consegnare.
La fortuna del garbagnatese che ci ha segnalato l’episodio è che lui quasi mai fa acquisti online e dunque non stava attendendo nessun pacco.
Ha chiesto per sicurezza anche alla moglie e neppure lei attendeva pacchi. Così gli è sorto il sospetto, ha fatto qualche ricerca e ha scoperto che si trattava di una truffa.
E’ il sito della Polizia commissariatodips.it a spiegare che non si deve assolutamente cliccare sul link, perché questo spesso porta a un sito in cui si invita a fare un pagamento per sbloccare il pacco, così gli hacker entrano in possesso di preziose informazioni personali degli utenti.
Non solo, perché a volte, spiega la Polizia, si entra in una sorta di catena di sant’Antonio per cui partono altri messaggi dello stesso tipo rivolti ad altri utenti rubando i numeri dalla rubrica telefonica della vittima.
E se per sbaglio qualcuno clicca sul link, senza poi effettuare alcun pagamento, cosa deve fare? Il sito della Polizia suggerisce: “1) formattare il device (ripristino impostazioni di fabbrica); 2) informare i propri contatti in rubrica di cestinare eventuali messaggi provenienti da quell’utenza telefonica; 3) modificare tutte le password utilizzate nello smartphone (social network, mail, applicazioni varie ma soprattutto quelle di home banking)”.
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