Novate, anziana 87enne cade nella trappola dei truffatori: “Sua figlia ha provocato un incidente, è in questura…”. E la donna dà soldi e gioielli.
Le truffe del “finto nipote o parente” che ha bisogno urgentemente di soldi sono purtroppo una piaga sociale sempre più presente anche nelle nostre zone. I truffatori sono ormai abili e preparati, studiano bene il luogo e la situazione, verificano orari, spostamenti per rendere più verosimile la finta telefonata che di solito precede l’inganno. Mercoledì della scorsa settimana una coppia di delinquenti ha colpito Novate e in particolare la mamma di Daniela.
Il tutto è avvenuto intorno alle 10.30 del mattino in via Bollate, poco distante dalla locale stazione dei Carabinieri. “Mia mamma ha 87 anni e quella mattina era in casa da sola, io, mio marito e mia figlia lavoriamo su turni e raramente capita che nessuno sia in casa. Tranne mercoledì mattina”, ci racconta Daniela.
Novate, anziana nella trappola dei truffatori: come è successo
La donna riceve una chiamata sul numero fisso, dall’altra parte una voce femminile, si presenta come legale e inizia a parlare di Questura, arresto, carcere, insomma, spaventa l’anziana che inizia ad andare in confusione, è terrorizzata. “Questo presunto avvocato dice a mia mamma, utilizzando termini legali e in tono concitato, che ho provocato un incidente con il mio motorino e per questo motivo sono stata portata in Questura dove non potrò uscire se non dietro il pagamento di una somma di denaro”.
La mamma di Daniela chiede all’avvocato di chiamare suo genero, ma la risposta dall’altra parte è pronta e decisa: “No, suo genero è già qui, ma non ha dietro i soldi. Si sbrighi perché sua figlia continua a piangere”. L’anziana non capisce, è confusa, non ha la forza di riattaccare e di chiamare sul cellulare la nipote, è spaventata e dopo quasi un’ora di telefonata le viene detto che a breve sarebbe arrivato a citofonarle il comandante a ritirare i soldi. In assenza di denaro contante, le dice, vanno bene anche i gioielli.
Pensando alla figlia in Questura e in lacrime, la donna prende tutto quello che ha in casa, ricordi di famiglia, del marito, oggetti posseduti da un’intera vita e va al cancello di casa e consegna tutto al presunto comandante. Un uomo di circa 25-30 anni, italiano, con indosso degli occhiali da sole e una sciarpa. Ben vestito e molto gentile. Dopo aver consegnato i gioielli all’uomo la donna inizia ad avere dei forti sospetti.
“L’uomo l’ha ringraziata e le ha dato una carezza sul viso dicendole di stare tranquilla, e si è allontanato a piedi dicendo che aveva lasciato l’auto al semaforo– racconta Daniela che non appena arrivata a casa dopo il lavoro trova la mamma in lacrime – ha realizzato di essere stata presa in giro. L’hanno fatta sentire debole e ingenua, continuava a ripetere di esserci cascata in pieno. Per fortuna non le hanno fatto niente e non è cardiopatica”.
I truffatori hanno studiato i movimenti della donna
Nel caso della mamma di Daniela i truffatori sono stati davvero abili, hanno studiato i movimenti, sapevano del motorino ed erano a conoscenza che la donna si trovava sola in casa. Solo due settimane fa a Novate i Carabinieri avevano tenuto un incontro proprio per contrastare queste truffe agli anziani. Spiegando che mai si devono dare soldi o gioielli a sconosciuti perché è sempre una truffa e che sempre si deve ricontattare la persona che il truffatore dice che sta male.
Redazione web
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