Novate, festeggiano il compleanno in giardino e.. arriva il ladro

Novate, festeggiano il compleanno in giardino e.. arriva il ladro.
Domenica sera intorno alle 20.40 un uomo, presumibilmente un ladro, ha cercato di introdursi nel giardino di una famiglia residente in via Gramsci mentre erano intenti a festeggiare un compleanno insieme a parenti ed amici.

Neppure la musica e la presenza di tante persone ha fatto desistere l’uomo che, dopo aver appoggiato la bicicletta elettrica al cancello della casa, ha cercato di scavalcare senza farsi vedere un pilastro laterale della recinzione. “Ci trovavamo in giardino insieme ai nostri amici, stavamo ascoltando musica e cantavamo. Una serata come tante altre, stavamo festeggiando un compleanno, ma ad un certo punto, un nostro amico ha notato qualcosa di strano – ci racconta la proprietaria di casa – c’era una bicicletta elettrica appoggiata al cancello e ha visto un uomo con uno zainetto arancione intento a scavalcare. Il nostro amico ha iniziato ad urlargli contro “cosa stai facendo?”.

A quel punto l’uomo si è girato ed è saltato giù verso il marciapiede dileguandosi”. Tutti i presenti in giardino sono andati a controllare e hanno provato a ricorrere l’uomo che si stava già dirigendo verso via Baranzate; un testimone, ci racconta la donna, sentendo le urla è corso per strada ed ha provato a fermare l’uomo che però ha avuto la meglio grazie alla bicicletta elettrica si è potuto allontanare velocemente.

“Ho voluto rendere pubblico quando accaduto in modo da mettere in guardia i cittadini di Novate. L’uomo indossava pantaloni neri e aveva con sé uno zaino a sacca di colore arancione. Non siamo riusciti a capire la nazionalità o l’età perché il tutto si è svolto in pochissimi istanti”. La casa presa di mira si trova poco distante da un’azienda che in questo momento è in ristrutturazione perciò ha delle impalcature; non sono chiare le intenzioni dell’uomo che, incurante della musica e delle tante persone presenti in giardino, non ci ha pensato due volte a scavalcare: forse contava proprio sulla distrazione della festa per intrufolarsi e rubare. Non sarebbe il primo caso.

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