Syensqo, materiali innovativi: il futuro passa da Bollate.
Syensqo è Una realtà d’eccellenza industriale e soprattutto di ricerca che si trova a Bollate e di cui il Notiziario aveva parlato già nei mesi scorsi in merito al progetto di giro attorno al mondo su un aereo alimentato a idrogeno. Adesso vogliamo conoscere meglio questa realtà, fiore all’occhiello della città, multinazionale belga specializzata in materiali avanzati; lo facciamo intervistando l’ingegner Marco Apostolo, Country Manager dell’azienda.
Chi è Marco Apostolo?
“Sono un ingegnere con una forte passione per l’innovazione. Attualmente ricopro il ruolo di Country Manager per l’Italia presso Syensqo, una multinazionale belga specializzata in materiali avanzati. Il mio stile di leadership è inclusivo con dei tratti che ho maturato dalle esperienze di lavoro ed anche dalle passioni extra lavorative. Dalla pallacanestro ho imparato l’importanza del lavoro di squadra, dalle maratone la resilienza, dall’alpinismo la gestione dello stress”.
Ci parli dei suoi studi…
“Ho conseguito la laurea in ingegneria chimica presso il Politecnico di Milano, un’istituzione che mi ha fornito una solida base tecnica e scientifica. Ho poi conseguito un dottorato di ricerca in scienza dei materiali presso la Normale di Pisa. Durante i miei studi, ho sviluppato una forte inclinazione per la ricerca e lo sviluppo, testimoniata dai circa 60 brevetti di cui sono inventore. Un’esperienza decennale negli Stati Uniti ha allargato i miei orizzonti e guidato la mia carriera verso ruoli di leadership in ambito tecnologico e manageriale”.
L’orgoglio di essere un ingegnere del Politecnico di Milano?
“Essere un ingegnere del Politecnico di Milano è motivo di grande orgoglio per me. L’anno scorso il senato accademico mi ha chiesto di entrare nel sounding board della scuola di dottorato del Politecnico, un riconoscimento di cui vado fiero. Questa istituzione mi ha fornito non solo le competenze tecniche necessarie, ma anche una mentalità aperta e innovativa che mi ha permesso di affrontare le sfide professionali con creatività e determinazione”.
In lei si nota molto “umanesimo” che in genere non lega con un tecnocrate quale è di solito un ingegnere e magari responsabile di una grande azienda…
“Credo fermamente che l’umanesimo e la tecnologia possano coesistere e arricchirsi a vicenda. Come leader, mi impegno a creare un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso, dove ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale. La tecnologia è uno strumento potente, ma è l’elemento umano che fa davvero la differenza; ne è testimonianza la Firenze dei Medici dove le condizioni ambientali hanno permesso a geni assoluti come Leonardo o Michelangelo di esprimersi al meglio”.
Ora descriviamo il percorso di Syensqo…
“Syensqo è nata nel 2023 come spin-off da Solvay, con l’obiettivo di concentrarsi su materiali avanzati per applicazioni industriali e di consumo. A livello internazionale, Syensqo ha rapidamente guadagnato una posizione di rilievo grazie alla sua capacità di innovare e adattarsi alle esigenze del mercato. In Italia, stiamo lavorando per costruire una solida reputazione e identificare opportunità di crescita, promuovendo al contempo una cultura aziendale inclusiva e collaborativa”.
Come è stata la transizione da Solvay a Syensqo?
“La transizione da Solvay a Syensqo è stata un processo complesso ma stimolante. Abbiamo dovuto affrontare numerose sfide, ma la nostra determinazione e il nostro impegno ci hanno permesso di superarle con successo. La separazione ha dato a Syensqo l’indipendenza e la flessibilità necessarie per perseguire strategie innovative e mirate”.
Il comparto della chimica in Italia come sta procedendo?
“Sta attraversando un periodo di trasformazione, con un crescente focus su sostenibilità e innovazione. Sebbene ci siano differenze rispetto al panorama internazionale, le tendenze globali influenzano anche il mercato italiano, spingendo le aziende a investire in nuove tecnologie e processi più efficienti. In generale l’opinione pubblica spesso mostra avversione nei confronti della chimica a causa della percezione di rischi ambientali e sanitari associati ai prodotti chimici e ai processi industriali. E’ nostro compito convincere tutti che la chimica in realtà è la soluzione. Tutto quello che ci circonda e migliora la nostra vita è chimica”.
Perché secondo lei il settore chimico in Italia (in particolare di proprietà italiana) è ai minimi termini rispetto ad un tempo?
“Il peso della Cina nel settore chimico è cresciuto negli anni e da un paio di anni la Cina è divenuta esportatrice netta. In generale, la globalizzazione e la concorrenza internazionale sono cresciute negli anni. Per fronteggiare queste mutate condizioni, il settore chimico in Italia ha effettuato una serie di cambiamenti strutturali negli ultimi decenni, Molte aziende italiane hanno dovuto affrontare sfide significative, come la necessità di innovare e adattarsi rapidamente alle nuove dinamiche di mercato. Tuttavia, vedo anche opportunità di crescita e rinascita attraverso investimenti in ricerca e sviluppo e collaborazioni strategiche”.
Come sono le relazioni tra la dirigenza e gli operatori e tecnici in Syensqo?
“In Syensqo, promuoviamo una cultura di collaborazione e rispetto reciproco tra la dirigenza e gli operatori tecnici. Crediamo che il successo dell’azienda dipenda dalla capacità di lavorare insieme come un’unica squadra, valorizzando le competenze e le idee di tutti i membri del team. L’inclusione è un valore fondante: valorizzare la diversità crea moltissimo valore. Se per risolvere un problema metto 4 ingegneri attorno a un tavolo otterrò solo soluzioni “ingegneristiche”. Se metto un ingegnere, un chimico, un filosofo, un operaio… otterrò una gamma di soluzioni molto più ampia”.
E come sta andando invece il mercato del lavoro?
“Tradizionalmente, Bollate è un sito che in questi ultimi anni ha assunto parecchie persone e sono soprattutto giovani; ben 135 persone sono qui a Bollate da meno di tre anni, quindi sono da poco entrate. Purtroppo quest’anno il mercato non sta mantenendo le promesse ed è notizia di un paio di settimane fa che Syensqo ha annunciato un piano per adattare l’azienda alle nuove esigenze dei clienti ed accelerare la crescita che comporterà una riduzione di 300 persone nel mondo, con un impatto anche nei siti italiani che riguarderà circa 30 persone. Quindi in questo momento non stiamo assumendo ma ci aspettiamo che sia una questione momentanea. In pratica, è un po’ lo scenario globale, anche se nell’industria chimica d’Europa i licenziamenti sono molto più pesanti”.
Syensqo, materiali innovativi: il futuro passa da Bollate. Progetti e iniziative
Oltre al fantastico progetto con Piccard, avete in cantiere altre iniziative?
“Sì, oltre al progetto “Climate Impulse” in partnership con Bertrand Piccard, stiamo lavorando su diverse iniziative innovative che mirano a spingere i confini della tecnologia e della sostenibilità. Per esempio membrane innovative per catturare la CO2 e ridurre l’effetto serra. Oppure materiali innovativi per l’elettronica avanzata (5G/6G, realtà virtuale), membrane per la purificazione-potabilizzazione dell’acqua, un bene primario sempre più scarso”.
Quindi vedremo Syensqo sempre agli apici della ricerca ed innovazione?
“Assolutamente sì. La ricerca e l’innovazione sono al centro della nostra missione. Continueremo a investire in nuove tecnologie e soluzioni per mantenere Syensqo all’avanguardia nel settore dei materiali avanzati”.
Cosa rappresenta Bollate per Syensqo?
“Noi facciamo parte della comunità di Bollate, in un rapporto simbiotico che crea valore in entrambe le direzioni, Syensqo verso Bollate, in quanto offriamo la possibilità di lavorare in un centro di ricerca che ha pochi eguali al mondo. Bollate verso Syensqo perché la città e il suo territorio offrono un ambiente favorevole per la ricerca e la collaborazione, contribuendo significativamente al nostro successo”.
Invece, che cosa pensa rappresenti Syensqo per la città di Bollate?
“Per la città di Bollate, Syensqo rappresenta un partner strategico e un motore di crescita economica. Siamo impegnati a creare opportunità di lavoro e a contribuire allo sviluppo sostenibile della comunità locale”.
Syensqo, sicurezza e responsabilità sociale
Che ruolo ha la sicurezza sul lavoro in Syensqo?
“La sicurezza sul lavoro non è solo una priorità, ma un valore fondamentale e imprescindibile. In Syensqo, la sicurezza è integrata in ogni aspetto delle nostre operazioni e decisioni. Crediamo fermamente che il benessere dei nostri dipendenti sia essenziale per il successo dell’azienda. Ogni nostra azione viene svolta in totale sicurezza, altrimenti non viene eseguita. Investiamo continuamente in formazione, tecnologie avanzate e pratiche preventive per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutti”.
Syensqo e la responsabilità sociale?
“Le attività di responsabilità sociale per noi sono assolutamente importanti, abbiamo messo in campo una serie di iniziative volte a dare un nostro contributo positivo alla comunità locale. Ad esempio, nel mese scorso siamo stati alla stazione Fnm di Bollate a ridipingere il sottopasso, che era in uno stato di forte degrado. Organizziamo diversi momenti di volontariato aziendale a beneficio del territorio: due volte l’anno in collaborazione con Avis offriamo la possibilità di donare sangue direttamente in azienda. Inoltre sosteniamo e collaboriamo con “Fabbrica dei Segni”, una cooperativa sociale che favorisce l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati o provenienti da detenzione o post detenzione e con “Caf – Centro Aiuto Minori e Famiglie”, che accoglie presso le proprie strutture minori vittime di abusi e maltrattamenti. Anche i nostri eventi aziendali mantengono un’attenzione agli aspetti di responsabilità sociale: i servizi di catering vengono richiesti a “Il Laboratorio di Procaccini Quattordici”, una cooperativa sociale che offre opportunità occupazionali a persone con seri svantaggi nell’accesso al mercato del lavoro. Da aggiungersi tutta una serie di iniziative tra cui ovviamente le donazioni che tutti gli anni facciamo a varie entità e che quest’anno ci hanno visto sostenere anche Fondazione De Marchi, che sta realizzando un bellissimo progetto per la costruzione del reparto pediatrico del nuovo Policlinico di Milano, concepito come un ambiente accogliente e a misura di bambino, al fine di ridurre al minimo lo stress emotivo e psicologico dei bambini e dei loro genitori”.
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