Le Ville di delizia della Brianza tra nel patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco: la proposta, da tempo in animo alla Provincia di Monza e Brianza e sviluppata anche durante il convegno dello scorso mese di ottobre dedicato al turismo del territorio, si inserisce ora in cima all’agenda provinciale, con la proposta rilanciata dal presidente Mb, Luca Santambrogio, in vista della 21esima edizione di Ville Aperte.
La candidatura delle ville della Brianza a patrimonio culturale Unesco
Una lunga volata, quella per una candidatura delle ville di delizia della Brianza a patrimonio culturale dell’Unesco, che potrebbe però anche concretizzarsi. E che in occasione della prossima edizione di Ville Aperte, a partire dal 29 aprile, potrebbe acquistare velocità in vista di un sprint tutt’altro che immediato: la valorizzazione di un percorso storico, artistico e culturale e del suo saper fare rete, passerebbe anche attraverso diversi gioielli del territorio, da Castellazzo di Bollate a Cogliate, passando per Limbiate e altri scrigni di bellezza del circondario, come a Lainate.
Le ville del territorio e la capacità di mettersi in rete
Ed è proprio sulla capacità di mettere in rete il patrimonio artistico della zona che si giocherà verosimilmente parte della partita, per riuscire a racchiudere in un unico pacchetto la candidatura all’Unesco, già dal prossimo anno. A quel punto si metterebbe in moto la seconda fase del percorso, con l’Unesco chiamata a valutare la proposta studiando il possibile inserimento di Villa Arconati, villa Pusterla e affini nell’elenco del patrimonio culturale universalmente riconosciuto.
Redazione web
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