Un furto è sempre un reato odioso che provoca disagio e sconforto in chi lo subisce. Lo è ancora di più se la vittima è un giovane ragazzo, sportivo, a cui si ruba lo strumento fondamentale della propria passione.
Ma diventa assolutamente insopportabile quando si pensa che il “bottino” del furto è l’ultimo regalo fatto al ragazzo dalla madre prima di andarsene per sempre, a soli 54 anni, lo scorso Natale.
Rubata la moto e il casco che fu l’ultimo regalo della madre prima di morire
E’ successo proprio questo, domenica sera, all’esterno del chiosco bar La Primula a Cogliate, in via Delle Primule, tra le 18 e le 20. Andrea Meneghello, 16 anni, era in compagnia del padre Davide, aveva parcheggiato il furgone con la sua moto Husqvarna 125 da cross. I ladri, che probabilmente li avevano seguiti e agivano su commissione, hanno aperto il furgone e scaricato la moto e anche il bellissimo casco, totalmente azzurro, della Bell, a cui Andrea era particolarmente affezionato, proprio perché un ricordo speciale lasciato dalla mamma Monica.
Andrea è un pilota di motocross che gareggia nel Campionato Regionale Mx2 Challenge. “Dopo avere passato tutto il pomeriggio sulla pista da cross, siamo andati, con alcuni amici a fare l’aperitivo al bar La Primula” -racconta Andrea. “Solo una volta tornati a casa, al momento di scaricare la moto dal furgone ci siamo accorti che la serratura del portellone era stata forzata. All’interno la moto non c’era più. Mi sono infilato nel vano ripostiglio sperando di ritrovare almeno il casco, invece era sparito anche quello. Ora sono bloccato, senza la mia moto non posso gareggiare. Al casco ci tenevo moltissimo, era un regalo speciale” – ribadisce Andrea.
Dopo il comprensibile sconforto e le necessarie formalità per denunciare l’accaduto, è partito un tam tam via social per cercare di far riconoscere la moto e il casco così da evitare, se possibile, che vengano messi in vendita e magari sperare che i responsabili abbiano un sussulto di dignità e li facciano ritrovare.
Perché alcuni articoli non sono firmati?
Perché sono il risultato di un lavoro collettivo.
Dietro ogni notizia su queste pagine, ci sono giornalisti che da oltre 30 anni raccontano con passione la cronaca locale.
Quando un articolo non porta una firma, è perché è frutto del nostro impegno condiviso: un’informazione costruita insieme,
con la serietà che ci contraddistingue.
Edicola digitale | Canale Telegram




