Un 24enne residente a Cogliate è finito nuovamente in carcere nell’ambito di una maxi-inchiesta sullo spaccio di droga in Brianza e all’inizio della settimana si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia svoltosi nel carcere di Monza. Con lui anche un coetaneo monzese, entrambi destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip Francesca Bianchetti su richiesta della pm Stefania Di Tullio.
Droghe sintetiche vendute su Telegram, tra gli arrestati un giovane di Cogliate
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane di Cogliate avrebbe avuto un ruolo chiave nel canale delle droghe sintetiche, rifornendo un gruppo di pusher, guidato da un minorenne di Mariano Comense, attivo soprattutto attraverso Telegram. Il 24enne era già noto alle forze dell’ordine: nell’agosto 2024 era stato arrestato perché trovato in possesso di circa 3.000 pasticche di sostanze chimiche acquistate, in parte, anche oltreconfine, in Svizzera.
Questa rete di spaccio, che coinvolgeva anche minori, era solo una delle due emerse durante le indagini della Questura di Monza e Brianza. L’altra, radicata a Monza, era gestita dal coetaneo monzese, descritto come insospettabile e molto inserito nella vita sociale. Organizzava feste private in appartamenti dove circolavano droghe di ogni tipo, dall’ecstasy alla cocaina. Proprio a uno di questi party, nell’aprile 2024, una ragazza di 17 anni si sentì male e finì in ospedale per un’intossicazione, episodio che diede il via all’inchiesta.
Oltre ai due arresti in carcere, l’indagine ha portato a tre domiciliari (tra cui un maggiorenne residente a Cogliate), due obblighi di firma e ben otto provvedimenti di permanenza in casa per minorenni. Tra questi, anche una 17enne residente nel comune di Cogliate.
Le indagini proseguono: per i maggiorenni sarà la gip di Monza a occuparsi degli interrogatori nei prossimi giorni, mentre per i minori le procedure sono affidate al Tribunale per i minorenni di Milano.
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