Questa mattina si è volto il secondo incontro per la crisi della Gianetti Fad Wheels di Ceriano Laghetto convocato dal Ministero per lo Sviluppo Economico.

Al tavolo, convocato in remoto, era presente il Vice Ministro Alessandra Todde: c’era anche l’assessore regionale Melania Rizzoli e il Presidente della Provincia di Monza e Brianza Luca Santambrogio, oltre alle rappresentanze sindacali e all’azienda.
I rappresentanti della direzione aziendale di Gianetti Fad Wheels e del fondo Quantum Capital Partners che ne è proprietario, hanno ribadito la volontà di procedere con la chiusura dello stabilimento di Ceriano Laghetto nel più breve tempo possibile.
L’incontro si è concluso con l’invito all’azienda e al Fondo Quantum di valutare la proposta di Regione Lombardia, sostenuta dal Ministero, di avvalersi di una delle misure introdotte con il recente “Decreto Lavoro e Imprese” che prevede la possibilità per le imprese, che non possano più fruire della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, di farlo in deroga per 13 settimane fino al 31 dicembre 2021 senza contributo addizionale e, qualora se ne avvalgano, con conseguente divieto di licenziare.
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Serve tempo: questo è, in sostanza, il messaggio che è stato lanciato ai referenti della Gianetti Fad Wheels di Ceriano Laghetto da tutte le parti presenti. Il Vice Ministro Todde ha sottolineato, infatti, che il tempo è un fattore determinante per valutare le possibili offerte e la credibilità dei progetti e per questo ciascuno deve essere responsabile perché in gioco c’è la vita di centinaia di persone e delle loro famiglie.
“Sono sempre più sconcertato, invece, dall’atteggiamento dell’azienda che sembra refrattaria ad ogni avvicinamento e continua ad agire in disprezzo di qualunque regola democratica” -ha dichiarato il presidente della Provincia, Luca Santambrogio.
“Dinanzi alla triste irremovibilità di Giannetti Ruote l’unica speranza sembra consistere in una cessione ad un potenziale acquirente. Ma senza il sostegno del Ministero dello Sviluppo economico anche questa ipotesi difficilmente potrà avere un esito positivo, non fosse altro che per ragioni di tempo”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Vittorio Sarti, segretario della Uilm di Milano.
“Le Organizzazioni Sindacali -spiegano da Fiom Cgil- hanno chiesto il ritiro dei licenziamenti per consentire l’apertura di un reale confronto per la continuità occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori di Ceriano Laghetto (Monza Brianza) e per consolidare il futuro occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento di Carpenedolo (Brescia).
Per avere avere un confronto libero è necessario eliminare dal tavolo la spada Damocle dei licenziati che grava oggi sulle lavoratrici e sui lavoratori di entrambi gli stabilimenti”.
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