Parlano di sogno dimezzato gli esponenti dell’opposizione cittadina Pd, Movimento 5 stelle e Limbiate Solidale rispetto al progetto di recupero e riqualificazione del Cral di Mombello, a Limbiate.
La convenzione di 50 anni e il caso amianto
“Superficiale e imprudente l’accettare una convenzione che assegna per 50 anni al Comune la gestione dell’area, non avendo idea alcuna della spesa che si sarebbe dovuta affrontare (sia in termini di manutenzione straordinaria, che ordinaria) – sottolineano dall’opposizione- e non tenendo in piena considerazione il fatto che nelle strutture presenti vi è amianto in grandi quantità”.
“Sull’amianto- spiegano dalle opposizioni dopo la nostra segnalazione il Comune è corso ai ripari affidando in fretta e furia un incarico ad un’azienda specializzata che aveva il compito di relazionare sulla situazione dell’amianto presente, l’esito è a noi tuttora sconosciuto. Ma anche la Provincia non è immune da responsabilità, in quanto un edificio rimasto a suo carico (casa del custode), presenta problematiche legate all’amianto”.
I costi per il progetto sull’area di Mombello
Poi ragiona sul progetto definitivo dell’area e del recupero del Cral di Mombello. “L’area ex bocciodromo costerà oltre 493.000 euro, il tennis coperto circa 118.000 euro, gli spogliatoi del calcio 64.000 euro, l’area multisport 66.000 euro mentre il percorso vita 44.000 euro”. “E’ rimasta totalmente esclusa la sistemazione del foyer del teatro (ma era ovvio viste le pessime condizioni del teatro), che dovrebbe essere sostituito da un punto ristoro tipo ‘chiosco’.
A ciò si aggiunge la riqualificazione dei locali interni e degli spogliatoi della palestra, più altre voci sparite (ingresso pedonale da via S. Giovanni di Dio, realizzazione dei campi da padel, campi di bocce, campi esterni da tennis, e altro ancora)- insistono dall’opposizione- sembra confermato quanto avevamo già immaginato e cioè che l’investimento di 1.086.000 euro non sia sufficiente alla realizzazione di quanto previsto nel piano di fattibilità, presentato anche alla Regione per ottenere il contributo di euro 500.000 euro”. Per effettuare questi lavori il Comune ha chiesto un prestito alla Cassa Depositi e prestiti di 589 mila euro da restituire in 20 anni a tasso variabile.
Daniela Salerno
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