Dal tram Limbiate-Milano appello a Beppe Sala quale sindaco di Città Metropolitana e alla sua vice Michela Palestra, sindaca di Arese e vicesindaca di Città Metropolitana.
A pochi giorni dall’ultimatum sul futuro della linea del tram della Comasina e vista la perdurante assenza di risposte dall’assessora di Milano, Arianna Censi, i comitati Utenti trasportto pubblico e Salviamo il tram della Comasina hanno deciso di cambiare interlocutori.
Con la lettera inviata a Sala e Palestra (e alla consigliera Metropolitana delegata alla mobilità, Beatrice Uguccione), Mauro Anzani e Michele Reggiani chiedono un intervento per salvare il tram che dal 1° ottobre dovrebbe invece essere sostituito da autobus. Una decisione, rimarcano gli autori della lettera, che sembra essere stata presa esclusivamente dal Comune di Milano e non nell’interesse della Città Metropolitana di Milano.
Ecco il testo integrale della lettera.
Egregio signor Sindaco, in merito alla vicenda della prevista sospensione del servizio tranviario sulla linea Milano-Limbiate, finora, per quanto di competenza del Comune di Milano, ci siamo rivolti all’Assessora Arianna Censi, in quanto responsabile dell’Assessorato alla Mobilità.
Purtroppo non abbiamo avuto successo e non abbiamo ricevuto risposte di alcun tipo. Risulta chiaro però che non si vuole proseguire con il servizio tranviario nonostante le richieste in tal senso dei Comuni esterni e dei pendolari.
Tram: nessuna risposta da Censi, intervengano Sala e Palestra
Senz’altro avrà già ricevuto i nostri comunicati ma glieli rimandiamo con la richiesta di un Suo intervento in favore delle richieste dei pendolari. Infatti, se l’Assessora Censi è Assessora del Comune di Milano, Lei è Sindaco della Città Metropolitana che comprende anche alcuni dei Comuni serviti dalla tranvia (Cormano, Paderno e Senago).
Visto che sia dai Rappresentanti dei pendolari, sia dalle Amministrazioni Comunali lungo la linea, sia da Regione Lombardia arrivano delle proposte, crediamo sensate, e la richiesta di aprire un tavolo tecnico per trovare delle soluzioni, ci pare che, come Sindaco metropolitano, dovrebbe occuparsi della questione e confrontarsi con gli utenti e con le altre Amministrazioni.
Purtroppo, in questa vicenda, stiamo assistendo al fatto che, anche se si parla sempre di Città Metropolitana, le scelte vengono fatte esclusivamente dal Comune di Milano il quale, anche se è titolare del Contratto di servizio della linea, dovrebbe tener conto che il servizio è utilizzato soprattutto da cittadini non milanesi che vanno ascoltati in quanto utenti di quel servizio. Nel 2012 e nel 2017 questa considerazione c’è stata, ora avviene il contrario anche in presenza della disponibilità della Regione a contribuire alle spese per i lavori necessari.
Ringraziamo per l’attenzione e restiamo in attesa di una Sua risposta in merito.
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