E’ stato bloccato prima di riuscire a fuggire dal confine con la Francia il probabile colpevole dell’omicidio avvenuto lo scorso fine settimana a Cermenate, a pochi metri dal confine con Lazzate.
Nella giornata di sabato, non è sfuggita a molti lazzatesi la presenza lungo la provinciale che collega i due comuni e scavalca la Pedemontana, di diverse pattuglie di carabinieri e dei reparti scientifici, che effettuavano rilievi a bordo strada.
Qui si è consumato il delitto, nella notte tra venerdì e sabato. Una lite legata al controllo della prostituzione lungo la Novedratese.
A Cesano Maderno invece, carabinieri e sommozzatori in azione sabato pomeriggio, nei pressi dei ponti sul fiume Seveso alla ricerca dell’arma del delitto, che l’assassino avrebbe gettato, probabilmente a Lentate.
L’assassino, 33 anni, incensurato, albanese, e la vittima, un connazionale di dieci anni più giovane, si erano dati appuntamento di fronte a un night club a Cermenate, per discutere di “affari”, ovvero della gestione delle prostitute che operano nella zona.
Al termine di una accesa lite, il più anziano ha ferito mortalmente il suo rivale in affari con due colpi di pistola a un braccio e a una spalla. Accompagnato all’ospedale di Desio da un amico, il 24enne è morto dopo venti minuti al pronto soccorso.
Dopo aver gettato l’arma del delitto nel Seveso, l’assassino ha cercato di far perdere le sue tracce.
Ma i carabinieri di Desio e gli agenti della polizia di Stato sono riusciti a catturarlo a Courmayeur, mentre stava tentando di fuggire in Francia.
La vittima era arrivata in Italia solo da alcuni giorni e aveva cercato di farsi spazio nella gestione delle prostitute, ma si era subito scontrato con il 34enne, che già da tempo controllava la zona e il fiorente mercato della prostituzione.
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