L’Ambulatorio di Medicina dello Sport del Centro Medico Metica Padre Monti di Saronno
si rinnova e punta sulla prevenzione.
Le novità di un ambulatorio che possiamo definire storico, sono diverse e riguardano sia le persone che le infrastrutture. Il primo cambiamento riguarda la direzione sanitaria che viene affidata a Matteo Beltemacchi, medico chirurgo specialista in Medicina dello Sport, socio ordinario Ams Varese e medico sociale del Team Mitchelton-Scott professional cycling team.
Beltemacchi ha esperienza pluriennale in materia di idoneità cardiologica allo sport e in valutazioni funzionali di atleti di élite e soggetti dismetabolici oltre ad essere esperto di integrazione sportiva non farmacologica e di igiene alimentare.
Insieme all’intera équipe medica di cui fanno parte Federico Egidi e Denis Fiore, condivide e promuove l’idea di una medicina dello sport che sia prima di tutto preventiva e che vada oltre la semplice, seppur fondamentale, certificazione dell’idoneità sportiva.
Prevenzione come pensiero cardine della nuova équipe che ne caratterizzerà le scelte e il modus operandi. Un esempio? La scelta di somministrare agli atleti uno specifico test cardiovascolare in base alla loro età.
E a proposito di prevenzione Matteo Beltemacchi dice: “Personalmente non penso che la medicina dello sport sia una specializzazione “madre”: grazie anche alla preziosa collaborazione di atleti, genitori e società, diventa però una delle poche forme di medicina non centralizzata ma sempre presente sul territorio, quindi indispensabile non per curare malati ma per prevenire le malattie. Il medico dello sport non ha certamente competenze specifiche in ogni settore della medicina ma, per sua formazione, ha una visione molto ampia: visione che permette di segnalare eventuali problemi che avranno bisogno di una conferma o smentita dallo specialista di competenza (scoliosi, piede non funzionalmente conformato, traumatologia sportiva, igiene alimentare, asma, etc).”
Prevenzione insomma e sport terapia di cui sentiremo parlare a breve (perché il nuovo team ne è un attento conoscitore) come suo esempio chiarificante. Ma le novità riguardano anche le infrastrutture dato che i locali sono stati rinnovati e sono stati acquistati macchinari tra cui cicloergometro ed elettrocardiografo di ultima generazione.
Progetti ad hoc per atleti disabili
Da quest’anno l’ambulatorio di Medicina dello sport non solo sarà più funzionale, più qualitativo ed esteticamente più gradevole ma grande importanza rivestirà anche la componente “umana”. La nuova équipe si contraddistingue, oltre che per l’elevata professionalità, anche perché crede molto nell’importanza delle relazioni e nel valore dell’accoglienza.
Non a caso saranno realizzati progetti ad hoc e saranno dedicati spazi particolari agli atleti disabili.
Roberto Tavella, titolare del Centro medico Metica Padre Monti, sottolinea inoltre l’estrema importanza di essere un centro convenzionato con il Sistema sanitario della Regione Lombardia: “per il cittadino rivolgersi ad una struttura convenzionata Ssn significa avere maggiori garanzie sulla qualità dei servizi erogati avendo inoltre la possibilità di accedere alle visite tramite il solo pagamento del ticket sanitario (se dovuto) oppure in totale esenzione. Si tratta di un processo complesso in cui la struttura, posto che riesca a raggiungere l’accreditamento e la contrattualizzazione, deve continuamente dimostrare di essere all’altezza del ruolo che le è stato affidato in termini quali-quantitativi. Le dinamiche, naturalmente, sfuggono alla maggior parte dei cittadini ma si tratta di un plus di grande valore”.
Centro medico polispecialistico e punto prelievi
Un altro punto di forza di questo Ambulatorio di Medicina dello Sport è quello di essere inserito in un contesto più ampio, ovvero quello del Centro Medico Metica Padre Monti a cui afferisce anche un Poliambulatorio che offre numerosi servizi (dalle visite specialistiche alla fisioterapia, all’odontoiatria ad un punto prelievi convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale) con il vantaggio di permettere sinergie molto forti tra entrambe le strutture offrendo al paziente un percorso di presa in carico pressoché completo.
“Etica e professionalità insieme a passione ed entusiasmo sono i motori che alimentano la nostra attività così come raccontano il nostro nome e il nostro logo: ci sono le iniziali dei fondatori ma anche un gioco di parole tra medicina ed etica. E ancora: ci sono due mani stilizzate che si uniscono, accolgono e si prendono cura. È quello che facciamo nel centro di Paderno Dugnano attivo da un decennio e che stiamo facendo anche a Saronno con un team di circa 150 medici tra i due centri e con 20 dipendenti: ci prendiamo cura delle famiglie del territorio con valori solidi e un elevato standard qualitativo” conclude Tavella.
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