Milanesi stressati e ansiosi, ci sono sbalzi d’umore ed emozioni negative. Molti perà rinunciano a farsi aiutare per via dei costi. A rivelarlo è la nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute1, che insieme a Nomisma ha interrogato i milanesi sulle questioni legate alla salute psicologica.
A Milano il 33% dichiara di faticare a mantenere il buon umore
Guardando all’anno appena trascorso, a Milano il 33% degli intervistati dichiara di aver faticato a mantenere il buon umore: uno su quattro (26%) dice di aver avuto molti alti e bassi, e un altro 7% di essere stato prevalentemente giù di morale. Solo due su cinque affermano essere stati di buon umore la maggior parte del tempo (38%) o addirittura di umore eccellente (3%).
Più nel dettaglio, lo stress sembra essere lo stato d’animo negativo più diffuso, con il 36% che dice di sentirsi stressato “spesso” (30%), o addirittura “regolarmente, quasi ogni giorno” (6%). Altri sintomi comuni sono la sensazione di essere nervosi e tesi – percepita dal 31% dei milanesi – e uno stato di ansia eccessiva, che colpisce spesso o regolarmente il 25% del campione.
La salute preoccupa i milanesi
Dal sondaggio emerge anche quali sono le cause di queste emozioni negative: lo stato di salute personale e dei propri cari risulta essere il principale motivo di preoccupazione (27%), seguito dall’organizzazione familiare (23%), dalla difficoltà a trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro (15%) e dalle incertezze legate alla propria situazione lavorativa (13%).
Per gestire i momenti difficili dal punto di vista emotivo e psicologico, le soluzioni “fai-da-te” – come i rimedi naturali o lo sport – sono le più utilizzate (24%), seguite dai consigli del farmacista (12%) e del medico di base (11%). Solo uno su dieci (10%) ha optato per il supporto di uno psicologo o psicoterapeuta, nonostante il 65% dei milanesi affermi che si rivolgerebbe a queste figure in caso di necessità, anche attraverso sedute da remoto e videoconsulti (22% preferirebbe questa modalità).
UniSalute ha indagato allora le ragioni dietro a questo limitato ricorso a degli specialisti: molti intervistati pensano che il proprio caso non sia abbastanza serio (30%), o comunque preferiscono aspettare che il momento difficile passi da solo (28%). Pesano però anche considerazioni economiche: il 24% di chi non è ricorso a uno psicologo o psicoterapeuta, pur avendo avuto delle difficoltà, dice di non averlo fatto per i costi troppo onerosi.
I milanesi sembrano comunque consapevoli dell’importanza della salute psicologica: indicano lo stress come il fattore che più di ogni altro – insieme allo stile di vita – ha il maggiore impatto sul loro attuale stato psico-fisico (33%), e quasi due su tre (64%) ritengono che uno stato emotivo e mentale equilibrato sia fondamentale per una buona salute.
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