La Crimea è una bellissima regione dell'Ucraina, con un clima e un paesaggio simili alla Toscana, ma che si affaccia sul Mar Nero. In Crimea, a Simferopoli, vive Viktor, un mio caro amico che fa il taxista, una montagna di muscoli con una grossa cicatrice in faccia, ma un cuore d'oro. Viktor è ucraino, perchè la Crimea è in Ucraina, ma lui parla russo e sul suo taxi, sopra al cruscotto, ha ben visibile la bandiera della Russia di Putin, non quella dell'Ucraina. Sì, perchè dentro di sé Viktor si sente russo e, come lui, gran parte degli abitanti della Crimea: parlano il russo e si sentono russi, anche se vivono in Ucraina. E lo stesso vale per milioni di altri cittadini che vivono in altre regioni di questo Paese, che è il più ampio d'Europa.
Ora capite perchè la situazione in Ucraina, e soprattutto in Crimea, è molto delicata? Perchè questo Paese in realtà è spaccato in due: circa metà della popolazione è di origini ucraine e parla ucraino, mentre l'altra metà è di origini russe e parla il russo. Due lingue diverse, due culture diverse, due tradizioni diverse. La Russia di Putin vuole difendere la metà della popolazione vicina a lei, l'altra metà chiede aiuto all'Unione Europea. La diplomazia ora dice che l'Ucraina deve rimanere unita: speriamo di non trovarci una guerra alle porte di casa.
Piero Uboldi
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