Infermieri in fuga dalla Lombardia per la Svizzera, dove guadagnano fino a tre volte tanto. A rischio l’apertura delle nuove Case di Comunità. Lo rivela un servizio pubblicato da Corriere.it. In Lombardia servono 2.287 infermieri per poter aprire le Case di comunità previste dal piano della riforma sanitaria regionale.
Dalla Lombardia alla Svizzera, la fuga degli infermieri
Gli infermieri in Lombardia sono solo 66mila, molto meno di quelli necessari e oltretutto sono mal pagati. Per questo molti, in particolare i più giovani, scelgono di spostarsi nella vicina Svizzera, dove possono guadagnare fino a 3 volte tanto, passando dai 1480 euro di stipendio medio, fino a quasi 5000 euro.
Senza infermieri in Lombardia a rischio del Case di Comunità
Lo spiegano le analisi dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi), dei dirigenti infermieristici del Sidmi e dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil Lombardia, che sono stati ascoltati dalla commissione Sanità del Consiglio regionale. Nei prossimi 5 anni in Lombardia andranno in pensione 3000 infermieri ma ne entreranno in servizio solo 2000 tra i nuovi laureati. Sono 6-7mila gli infermieri della Lombardia che lavorano all’estero dove sono ambiti e valorizzati, di cui 4mila in Svizzera.
Gli infermieri transfrontalieri arrivano a guadagnare quanto un primario in Italia, a volte a fronte di un viaggio quotidiano di soli 40 o 50 km, che spesso è meno di quello necessario per lavorare in un grosso ospedale di Milano.
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