Il Questore di Milano ha chiesto e ottenuto dal Tribunale, l’applicazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, per due soggetti ritenuti particolarmente pericolosi.
Entrambi i soggetti avevano a disposizione diverse armi, tra cui la pistola di Dylan Dog e una mitraglietta da guerra.
La prima delle due misure di prevenzione ha riguardato un italiano, classe 1963, con precedenti per truffa, sequestro di persona, reati inerenti gli stupefacenti, responsabile di numerose rapine a Milano e in altre parti d’Italia, recentemente arrestato per un episodio avvenuto in provincia di Siena, dove unitamente a tre complici ha rapinato una gioielleria puntando una pistola verso il titolare ed ingaggiando con quest’ultimo una colluttazione.
La vittima, che si trovava insieme alla moglie, riferì di aver visto transitare poco prima alcuni individui sospetti indossanti casacche della Polizia.
In occasione della perquisizione della sua abitazione avvenuta a Milano, sono state rinvenute due pistole, tra cui una Bodeo 1889 44 Magnum (nota per essere la pistola di Dylan Dog), una pistola Browning, 2 paia di manette di sicurezza (riproduzione di origine cinese) e un lampeggiante magnetico di colore blu.
L’altro sorvegliato speciale è un italiano, classe 1982, anche lui con numerosi precedenti per rapina, detenzione illecita di armi e reati inerenti gli stupefacenti. Ha iniziato la sua carriera criminale già da minorenne con un furto, carriera che nel corso degli anni è proseguita in un crescendo di violenza.
Dopo aver compiuto diverse rapine in banca a mano armata, quest’anno è stato sequestrato a suo carico un vero e proprio arsenale tra cui una mitraglietta marca Sten MKII, completa di due caricatori e catalogabile come arma da guerra, diverse pistole e un totale di ben 775 munizioni.
Nei confronti dei due pluripregiudicati è stata applicata la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di abituale residenza o dimora, per la durata di anni due e mezzo nel primo caso e di anni due nel secondo.
Si tratta di misure che rientrano nell’attività di contrasto dei soggetti ad elevata pericolosità sociale condotta dalla Divisione Anticrimine nel corso degli ultimi anni.
La misura contenitiva è stata infatti applicata nei confronti di stalkers, maltrattanti, pedofili, soggetti in corso di radicalizzazione islamica, rapinatori, truffatori online, persone violente e moleste, in alcuni casi nei confronti di vere e proprie comunità, il tutto allo scopo di prevenire la commissione di odiosi reati violenti, soprattutto in danno dei soggetti più vulnerabil
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