L’ultimo saluto a Selene Bognandi si terrà oggi pomeriggio, mercoledì 27, nella chiesa di Calderara, frazione di Paderno Dugnano. Sarà l’ultima occasione per parenti, amici e compagni del Lagrange di Milano per salutare la 18enne tragicamente scomparsa lunedì scorso travolta da un treno in stazione e stringersi attorno alla sua famiglia. La mesta cerimonia inizierà alle ore 15.30 nella chiesa Maria Immacolata di via Vivaldi, per concludersi al cimitero di Paderno, dove riposerà la salma. Martedì mattina. Calderara si sveglia sotto a una pioggia battente, un interrogativo si fa largo. Chi era quella ragazzina di 18 anni della sera prima? Chi era Selene? Selene Bognandi, un nome familiare, ma non troppo. Un nome che è tornato a essere pronunciato anche nella scuola media Croci. Non si sentiva da almeno cinque anni. I primi a pronunciarlo inconsapevoli sono gli studenti. Hanno bisogno di capire chi fosse. Se qualcuno la conosceva. Poi arriva la consapevolezza, i primi sono gli insegnati. Quegli stessi insegnanti che l’hanno vista per tre anni, giorno dopo giorno. In quella sezione, la A. Quella di spagnolo. Quella con la prof Ghignatti di lettere. Rabbrividisce, Federica Ghignatti. Gli occhi si rigonfiano di lacrime. “Dolce, educata – commenta – forse bisognosa di un aiuto, un incoraggiamento in più”. Gli stessi che cercava di darle Domenico Ruga, il vicepreside. “Veniva spesso a confidarsi con me in vicepresidenza. Ricordo ancora le nostre chiacchierate”. Martedì è la giornata delle lacrime anche all’istituto Brera di Milano. E’ la giornata delle domande e del silenzio anche in quella quarta alberghiero, dove fino al giorno prima splendeva il sorriso di Selene. La scuola ha affiancato agli studenti un gruppo di psicologi per superare il momento. E intanto pensano a come stare vicini alla famiglia. A quella famiglia chiusa nel dolore nella loro casa in via Toscanini, sopra al panificio. Quel negozio in cui non c’era giorno che Selene non sbirciasse dentro per salutare il titolare. “Ogni volta mi salutava – ricorda Gianni Capuano – e se non la notava attraverso la vetrina faceva di tutto perché mi accorgessi di lei”. La notizia della sua tragica morte è arrivata anche alla scuola guida di via Buozzi. La frequentava da poco, ma già avevano imparato a conoscerla. Questa settimana avrebbe avuto l’esame di teoria per prendere la patente. Quella patente che le avrebbe dato la giusta autonomia per evitare quegli spostamenti in treno. Mentre si cercano di dare risposte che probabilmente non arriveranno mai e si susseguono i ricordi nella vita reale, in quella virtuale di Facebook aumentano a vista d’occhio i commenti sulla sua pagina. Amici, conoscenti o anche sconosciuti. Tutti vogliono lasciare un segno del loro passaggio. “Ci manchi, mancherà a molti il tuo sorriso. Andar via così – si legge in un commento – Non lo accetterò mai e mai lo accetterò perché eri troppo giovane. Manchi e mancherà il tuo sorriso”.
Simone Carcano
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