Le voci si rincorrevano già da qualche settimana ma adesso è ufficiale: Electrolux ha messo "sotto investigazione" tutte e quattro le fabbriche italiane, compresa quella di Solaro, indicando fin da ora i primi 200 eusuberi nel settore impiegatizio. Per i sindacati questo sarà solo il primo passo di un piano di tagli che spaventa tutti i lavoratori. Alla comunicazione ufficiale della notizia, venerdì mattina, è scattata subito una manifestazione spontanea con l'interruzione della produzione per un'ora nello stabilimento di Solaro, dove sono attualmente occupati circa 900 addetti per la produzione di lavastoviglie. La reazione all'annuncio della casa madre è stata la stessa anche negli altri 3 stabilimenti italiani, a Porcia (Pordenone), Susegana (Treviso) e Forlì. Il "giorno della verità" è lunedì 28 ottobre, quando si svolgerà a Mestre l'incontro già in calendario da tempo tra i vertici italiani di Electrolux e le organizzazioni sindacali. Electrolux ha annunciato l'avvio dell'investigazione "con l'obiettivo di ridurre i propri costi operativi in Europa", alla luce dei risultati del terzo trimestre, che confermano sia la durezza dello scenario competitivo europeo. L'indagine dovrà "verificare se e con quali azioni di innalzamento di competitività e riduzione di costo sia possibile ripristinare la sostenibilità delle produzioni oggi gravemente compromesse nel contesto europeo". Sempre secondo quanto comunicato ufficialmente dall'azienda, "la conclusione dell'indagine è attesa entro la fine di aprile 2014 per consentire l'assunzione di decisioni tempestive ed efficaci e la loro implementazione". Secondo i rappresentanti sindacali, un eventuale, drastico intervento anche solo su una delle 4 fabbriche italiane, sarebbe un pericolosissimo precedente. Per questo resta alta l'attenzione e si annunciano, già da ora, iniziative di protesta che potrebbero scattare nella prossima settimana.
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