Maxi rissa al Villaggio Ambrosiano a Paderno Dugnano. La seconda aggressione in meno di una settimana che si registra nella via principale del quartiere.
Maxi rissa al Villaggio Ambrosiano: il video sui social
Sono le 21 di sabato, quando in via Tripoli scoppia una rissa. Tutto è registrato nei video fatti dai residenti affacciati alle finestre. Si vede un nutrito gruppo di almeno 12 persone che cammina minaccioso verso una persona. Sembrano tutti stranieri. Si sentono urla, minacce e poi uno di questi affronta corpo a corpo un uomo. Volano schiaffi e spintoni. Nel frattempo, si sentono le voci dei residenti che stanno filmando con i loro telefonini: “Gli hanno spaccato una bottiglia in testa”. In sottofondo si sentono urla di dolore e minacce. Poi il gruppo si sposta poco più avanti dietro a un albero. Probabilmente affrontano altre persone accorse in difesa.
E’ l’ennesima rissa che scoppia al Villaggio Ambrosiano, quartiere periferico di Paderno Dugnano e in assoluto il più multietnico. Da mesi i residenti denunciano fenomeni di microcriminalità e risse sempre più frequenti. E quella di sabato sera, ne è solo l’epilogo di cui c’è una testimonianza diretta tramite i video. Pochi giorni prima si era registrata un’altra aggressione.
Gli fa la pipì sul cancello di casa al Villaggio, poi lo prende a sassate: “Ero una maschera di sangue”
“Quando sono uscito dal cancello di casa, ho visto che stava per fare pipì sulla mia recinzione. Gli ho detto di non farlo, mi ha tirato una sberla e poi un cubo di porfido in testa”. Inizia così il racocnto choc di un 47enne che racconta a ilnotiziario, che cosa è successo lunedì pomeriggio per le vie del centro al Villaggio Ambrosiano prima di finire al pronto soccorso.
Non sono neanche le 19, per strada ci sono auto e persone. “Ho iniziato a mettere fuori i rifiuti per la raccolta del giorno dopo”, spiega l’operaio 47enne. “A un certo punto un marocchino sul marciapiede tenta di fare pipì sulla mia cancellata”. Da questo momento la situazione sarebbe degenerata in un batter d’occhio. “Gli ho detto di non farlo, mi ha risposto che ero razzista e sembrava se ne fosse andato via”. Ma a quel punto lo colpisce da dietro con una sberla. Così il padernese residente tra via Cuba e via Tripoli affronta il suo aggressore.
Ne nasce un breve inseguimento a piedi. Intanto, il 33enne probabilmente ubriaco afferra da terra un cubo di porfido dal marciapiede e glielo lancia contro. “Mi ha colpito alla testa, poco sopra l’occhio. In un attimo sono diventato una maschera di sangue da quanto ne perdevo”, racconta l’operaio. L’adrenalina schizza alle stelle e a questo punto in suo aiuto arriva il cognato. Intanto, l’aggressore scappa per le vie del centro fino a risalire tutta via Tripoli. L’inseguimento prosegue fino a via Derna. Qui il marocchino recupera bottiglie di vetro dai cassonetti e inizia a lanciarle. La bagarre finisce con l’arrivo della polizia locale che ferma il marocchino. Da quanto accertato dagli agenti del comando di via Grandi, era senza permesso di soggiorno e documenti. Per questo è stato denunciato per mancato adempimento.
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