“Un grado in meno nelle nostre case, una maglietta in più”. Questa è la risposta che il sindaco Ezio Casati auspica dia la città di Paderno Dugnano alla guerra in corso tra Russia e Ucraina. Una proposta che ha esteso a tutti i sindaci della Città Metropolitana. Stasera quasi un migliaio le persone hanno partecipato al presidio in piazza del Comune. “Stop alle guerre”, è uno dei tanti striscioni srotolato dagli studenti delle scuole padernesi. Dopo un suono di campane all’unisono in tutta la città, il sindaco ha preso la parola.
“È una serata di sofferenza, dove è opprimente il peso delle responsabilità”, ha esordito non nascondendo la commozione. “Questa è una manifestazione di dolore che ho voluto assieme a tutta l’Amministrazione”. Casati ha ricordato che a Paderno vivono 300 persone provenienti dall’Ucriana. “Sono quasi tutte donne venite nel nostro Paese per prendersi cura dei nostri affetti lasciando i loro nel loro paese”. Poche ore fa, il Comune assieme alle associazioni che lavorano per aiutare il prossimo si sono riunite per valutare quali aiuti concreti avviare.
Il sindaco di Paderno ha anche condiviso la sua proposta per dare un segnale alla Russia: “Ho proposto ai sindaci della Città Metropolitana di abbassare di un grado la temperatura delle nostre case, uffici, scuole”, ha detto Casati. “Deve cessare la guerra, ma tutti dobbiamo essere prudenti per non volere l’umiliazione dell’altro”. Il presidio si è chiuso con l’Inno dell’Ucraina e dell’Italia suonati dalla Banda Santa Cecilia.
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