Da Paderno Dugnano a Santiago di Compostela, andata e ritorno sui pedali per un gruppo di 10 amici, che partiranno il prossimo 10 aprile in questo viaggio iniziato con una battuta. Buttata là, una come tante, durante uno dei frequenti “ritrovi” di carattere, eminentemente e fortemente, eno-gastronomico che un gruppo di amici di Cassina Amata è solito organizzare, in varie località, per soddisfare l’appetito e, dicono loro, soprattutto per cementare l’amicizia.

Da Paderno Dugnano a Cassina Amata in bicicletta
La “pazza idea” di compiere il Cammino di Santiago di Campostela partendo da Cassina Amata di Paderno Dugnano era germogliata circa un annetto fa e, via via, ha preso forma e consistenza con il progetto di raggiungere l’agognata, storica, plurisecolare meta di pellegrinaggi da ogni angolo del globo, soprattutto a piedi, scegliendo però la bicicletta, specificamente la mountain-bike.
E l’itinerario individuato è quello classico, denominato “francese”, che inizia a Saint-Jean-Pied-de-Port, piccolo comune nell’Aquitania, in Francia, nei Pirenei Atlantici, nei pressi del valico pirenaico di Roncisvalle, in Spagna, nella Navarra, località storica per la battaglia del 778 quando la retroguardia di Carlo Magno fu sopraffatta dalle tribù basche e uccisero il paladino Orlando.

Fino a Santiago in bicicletta: la tabella di marcia
La tabella di marcia qui sopra riprodotta riporta in dettaglio le “tappe” da lunedì 10 aprile fino al termine, lunedì 17 e coda il 18 dello stesso mese, con meta Finisterre, all’estremità della Spagna.
E i preparativi sono partiti da lontano, non tanto per i mezzi e per la logistica, ma per le gambe dei pedalatori, molti dei quali sono pedalatori della domenica, abituati soprattutto alle ciclabili del Villoresi e delle Groane.
Da Paderno a Santiago, i nomi dei protagonisti in bicicletta
Ecco i loro nomi e cognomi: Roberto Oggioni, titolare della nota e frequentatissima Pasticceria Reali, Roberto Rebosio, apprezzato idraulico, Massimo Rebosio, suo cugino, gli unici due pedalatori che qualche anno fa hanno compiuto un raid da Cassina Amata a Roma, , Giovanni Quattromini, marmista e piastrellista, Massimo Marini, pensionato, così come Massimo Marini, Davide Tanfoglio, ufficio tecnico cava, Claudio Pegoraro, , bancario, direttore di filiale. Questi citati sono i pedalatori che, nel tempo libero che talvolta rubano al lavoro, sono alla ricerca della migliore forma curando anche, con consapevole, duro, sacrificio, un’alimentazione adeguata e mirata all’impresa. Per la parte logistica, invero assai spartana in quanto il ricovero notturno sono due camper al seguito, guidati da Paolo Galli, mobiliere e dal pensionato Alessandro Fabris così come Alfredo Scognamiglio, comunque impegnati in un ruolo di non secondaria importanza. Pertanto, assistenza tecnica, logistica, culinaria e altro sono tutte autogestite in proprio.
Resta a disposizione, quale sorta di riserva in sede, Gabriele Barovier, valido factotum risolve problemi, dell’Edicola Il Girasole, che li accompagnerà, con un po’ d’invidia, col pensiero. Le riunioni preparatorie, o i “briefing” come si dice ora, sono sempre nei locali retrostanti la Pasticceria Oggioni (chissà perché…) e mai nei magazzini e o laboratori dei due cugini Rebosio, tanto per dire. Per l’occasione sono state pensate e realizzate le divise ufficiali con le magliette rosa come il colore che denota la sede della conosciuta pasticceria lungo la via Reali. Magari qualcuno pensa al rosa del capoclassifica del Giro d’Italia. Durante la loro avventura a Cassina Amata si svolgerà la tradizionale festa di Sant’Ambrusin e loro a pedalare fra i crinali pirenaici per realizzare il loro sogno.
g.f.
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