Arrestato un uomo di Barlassina per aver fatto stalking all’ex moglie. I capi di accusa parlando di lesioni aggravate e atti persecutori. In manette è finito un 49enne operaio, pregiudicato per reati contro la persona e residente a Barlassina.

Stalking all’ex moglie di Barlassina
Secondi quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo da un anno avrebbe compiuto stalking nei confronti della donna. Avrebbero accertato e documentato una situazione che andava avanti da tempo. L’uomo sarebbe arrivato anche a introdursi di nascosto in casa della ex moglie. Oppure si sarebbe fatto trovare nei luoghi da lei frequentati, in questo caso non rispettando il divieto di avvicinamento. Ma sarebbe arrivato anche ad aggredirla, non solo a minacciarla e molestarla. Tutto questo ha provocato alla donna uno stato di ansia e paura continua.
Si sarebbe introdotto anche in casa della ex moglie
Le indagini sono partite dopo una prima richiesta di aiuto della donna. E’ il 1 marzo del 2021, secondo la sua denuncia, l’ex marito si sarebbe introdotto in casa sua di nascosto scavalcando il cancello. Da qui sono partite le indagini dei carabinieri che avrebbero ricevuto richiesta di ripetuti interventi.
Stalking all’ex moglie anche su WhatsApp
Avrebbe continuato a perseguitare la ex moglie facendole stalking anche attraverso WhatsApp. Le avrebbe mandato messaggi di natura sessuale con forti conseguenze sulla personalità della stessa. Lei per superare questa situazione avrebbe dovuto cambiare abitudini di vita: ha modificato gli orari di uscita da casa, non avrebbe più frequentato locali pubblici, evitando anche di tardare la sera.
Lo stalking sarebbe iniziata più di 20 anni fa
Tutto questo però sarebbe iniziata oltre 20 anni fa. Dai racconti della donna ai carabinieri sarebbe emerso che l’indole aggressiva dell’uomo si sarebbe manifestata sin dal 1998. A quel tempo, sarebbe stato l’alcol, la causa dei maltrattamenti. La donna avrebbe parlato di violenza domestica: pugni e calci, angherie psicologiche con insulti e controllo dei suoi spostamenti. Sarebbe arrivato anche a vietarle l’utilizzo del telefono cellulare.
Lo scorso 9 febbraio, il Tribunale di Como si era già espresso con un’ordinanza di applicazione d degli arresti domiciliari. Poi sostituiti con il divieto di avvicinamento. Qualche mese fa, c’era stato un caso simile a Tradate che fatto scattare il Codice Rosso.
Leggi ilnotiziario anche in digitale da pc, smartphone e tablet. Clicca qui per la nostra edicola digitale.
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube