Questa mattina, martedì 16 febbraio, si è svolta la prima manifestazione di protesta dei lavoratori della Henkel davanti alla fabbrica di Lomazzo, dopo l’annuncio della multinazionale tedesca di voler chiudere lo stabilimento entro giugno.

Qui si producono detersivi per bucato e stoviglie (Dixan, Perlana, Nielsen, Vernel tra i marchi più celebri) ed è una delle due fabbriche presenti in Italia. L’altra è a Ferentino (Frosinone) ed è l’unica che la multinazionale vorrebbe mantenere in Italia.
A Lomazzo lavorano 81 dipendenti a cui se ne aggiungono quasi altrettanti per le attività dell’indotto, dalla mensa alle manutenzioni, dalle pulizie alla logistica ai trasporti, coinvolgendo lavoratori e imprese di diversi comuni del territorio, da Saronno a Lazzate, da Cogliate a Rovellasca.
I lavoratori e i sindacalisti sottolineano che l’azienda ha fatto straordinari fino a tutto il 2020 per rispondere a ordinativi in crescita. Quella di stamattina è solo la prima di una serie di iniziative di protesta annunciate dai lavoratori.
Tra le testimonianze, c’è quella di Oscar Pagani, di Saronno, lavoratore Henkel dal 2002.
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