Omicidio di Rescaldina, 30 anni all’ex compagno che uccise Carol a martellate e la fece a pezzi

Omicidio di Rescaldina, condanna a 30 anni di carcere e non ergastolo all’ex compagno di Carol.

Fu uccisa a martellate nella sua casa di Rescaldina, poi fatta a pezzi, messa nel congelatore ed infine, qualche settimana dopo gettata in un sacco a bordo strada: per l’omicidio di Carol Maltesi, il Tribunale di Busto Arsizio ha condannato a 30 anni di carcere Davide Fontana, 44enne bancario.

Il delitto risale all’11 gennaio del 2022, quando con un profilo falso creato su OnlyFans, Fontana aveva chiesto un filmino particolare alla donna, che saltuariamente pubblicava video sulla piattaforma. Il 44enne l’ha quindi colpita a martellate in testa e poi sgozzata. Secondo quanto emerso a processo, come riferito ad Ansa.it, l’assassino ha sezionato il cadavere in 18 parti, riposti in un congelatore acquistato su Amazon fino a fine marzo, quando ha tentato prima di bruciare i resti con un barbecue e alla fine li ha abbandonati nel Bresciano. Per settimane, usando il cellulare della giovane, aveva risposto ai messaggi di parenti e amici, fingendosi lei.

Carol Maltesi uccisa a Rescaldina, condannato a 30 anni Davide Fontana 

Davide Fontana, che era il vicino della ragazza ed anche un suo ex, ha sempre dichiarato che l’atto di violenza era nato da un gioco erotico finito male in seguito al quale lui aveva perso il controllo.

Secondo la Procura l’uomo ha agito per motivi legati alle scelte della donna: Carol gli aveva da poco confidato di aver deciso di trasferirsi a Verona, per stare più vicino al suo bimbo, avuto da una precedente relazione. La difesa lo ha invece escluso, chiedendo il riconoscimento delle attenuanti generiche dopo la confessione di Fontana. Durante l’udienza di oggi sono stati ridimensionati anche i risarcimenti: assegnati 180mila euro al figlio, 20mila al padre del bimbo e 100mila euro ai genitori della donna.

I giudici di primo grado hanno escluso l’aggravante della premeditazione, dei motivi abbietti e le sevizie, L’accusa aveva chiesto l’ergastolo.

“È una vergogna, mia nipote l’ergastolo lo ha avuto a vita, così come sua madre e il mio nipotino” -ha commentato Anna, la zia di Carol Maltesi. “Con tutto quello che succede – ha concluso -, tra dieci anni sarà fuori e potrà rifarsi una vita, mia nipote di 26 anni non torna più”.