Addio a Carla Fracci, da Lainate il ricordo della Russian Ballet Society Italia
Il firmamento della danza ha perso una stella. Carla Fracci si è spenta questa mattina a 84 anni nella sua Milano. Classe 1936, una vita in “punta di piedi” sui palchi dei teatri lirici di tutto il mondo, da tempo lottava contro un tumore e le sue condizioni di salute erano improvvisamente peggiorate nella notte. Dal mondo della cultura alle istituzioni politiche il ricordo per l’immensità artistica dell’étoile milanese è stato unanime. Il Teatro alla Scala ha annunciato con “commozione” la morte di Carla Fracci, di cui divenne prima ballerina nel 1958; da quel momento fu il simbolo danzante del Piermarini che oggi la commemora come “una figura storica e leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo”. Il presidente della Repubblica SergioMattarella le riconosce “l’onore reso al paese grazie all’eleganza e all’impegno artistico, frutto di intenso lavoro”. “Ha rappresentato nel mondo l’arte della danza – ha detto il presidente del Consiglio MarioDraghi – esempio di passione per intere generazioni, interprete eccezionale, una grande italiana”. “Una grande figura di artista che ha onorato l’Italia e che rimarrà nella storia della danza e del teatro”, le parole del Maestro Riccardo Muti.
“Ho avuto l’onore di incontrare Carla Fracci ad Expo 2015”
Da Lainate la ricorda Desirèe Motta, vicepresidente della Russian Ballet Society Italia e direttrice artistica della Music Dance and Mimic Art: “E’ stata un esempio di bravura, di versatilità perché nella sua vita ha ricoperto ruoli diversi: fino all’anno scorso lei era in sala ad insegnare e ad avere un ruolo attivo come ballerina. Io ho avuto il piacere di conoscerla in occasione di Expo 2015 quando fu ospite come special ambassador (insieme a Giorgio Armani ndr). Ho visto una donna davvero straordinaria. Quello che mi colpì maggiormente durante l’incontro fu la sua disponibilità con tutti, dagli esponenti delle istituzioni alle allieve delle normali scuole di danza”. E aggiunge: “La danza ci insegna tanti valori come la disciplina, il rigore ma anche il saper essere umili, valori che lei incarnava alla perfezione. Il suo mettersi a disposizione delle allieve in quell’occasione fu un segno di generosità e passione per la danza, non era li a caccia di autografi”. Le scuole di danza di Lainate insieme all’Associazione Italiana danza attività di formazione (Aidaf) si sono unite al ricordo di Carla Fracci condividendo su Facebook le parole della ballerina Liliana Cosi: “Per lei la danza era proprio tutta la sua vita…è stata una grande lavoratrice oltre ad essere grande artista, e spero che questo passi alle nuove generazioni. Nella danza niente è regalato ma tutto è guadagnato, e questa è una grande scuola di vita. Ho chiesto a Dio per lei la Luce, la Bellezza, la Gioia del Paradiso, se lo è meritato. Grazie Carla per il tuo esempio sano di cosa deve essere la danza. Spero che tanti ti seguano!”. La camera ardente sarà allestita nel foyer della Scala, domani dalle 12 alle 18 mentre il funerale si svolgerà sabato 29 maggio alle 14.45 nella basilica di San Marco, a Brera.
Claudio Agrelli
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