Il sindaco di Ceriano Laghetto Roberto Crippa lo ha affermato con sicurezza, dopo aver partecipato all’ultima operazione di pulizia del bosco: “Il parco delle Groane, tra le due stazioni di Ceriano è tornato fruibile; non ci sono più attività illecite, è l’area più bella dove si può stare per qualche ora, anche senza mascherina, visti gli spazi enormi”.
Sono le parole utilizzate da Crippa durante la sua ultima diretta Facebook per comunicare una situazione assolutamente inedita che si è venuta a creare in una delle aree boschive del Parco più utilizzate da spacciatori e tossicodipendenti. Ora sono letteralmente spariti. Se ne sono accorti tutti, sabato mattina i numerosi partecipanti alla prima operazione di pulizia del bosco dopo il lockdown.
Tra i presenti anche il nuovo presidente del Parco delle Groane, Emiliano Campi, che ha risposto all’invito formulato dall’Amministrazione comunale di Ceriano Laghetto.
All’attività hanno partecipato anche volontari di Protezione civile, volontari del Gst di Ceriano Laghetto oltre che, come sempre, assessori, consiglieri comunali e cittadini.
“L’area ha veramente cambiato faccia, al momento risulta libera da attività di spaccio e uso di stupefacenti” -commenta soddisfatto l’assessore alla Sicurezza Dante Cattaneo. “Questa deve tornare ad essere la normalità e la frequentazione in sicurezza deve essere il futuro di quest’area bellissima”. Le operazioni di pulizia hanno consentito la rimozione di diversi quintali di rifiuti di vario tipo sparsi nel bosco.
C’erano in particolare tantissime coperte e diverse tende utilizzate per i bivacchi di spaccio, ma anche plastica, metalli, carta e cartoni.
L’allontanamento di spacciatori e tossicodipendenti può avere diverse spiegazioni: di sicuro ha influito l’incessante opera di contrasto messa in campo dalle Forze dell’ordine, con i numerosi blitz con arresti e denunce effettuati dai carabinieri nei mesi scorsi, a cui si sono aggiunti i pattugliamenti di Polizia di Stato ed Esercito.
Certamente anche il lockdown ha fatto la sua parte, innanzitutto con la riduzione dei treni, che sono sempre stato il principale mezzo di trasporto utilizzato dai tossicodipendenti per raggiungere questa zona. La linea Saronno-Seregno, che attraversa questi boschi, è stata una di quelle più penalizzate in assoluto, con un taglio drastico delle corse. Non ultimo, certo, le attività di presidio e pulizia messe in campo da volontari e Polizia locale anche con il ritrovamento di armi e altro materiale con l’uso di metal detector.
Ma dove sono finiti spacciatori e tossicodipendenti? Qualche chilometro più a Sud, sempre nel parco delle Groane, in prossimità della stazione ferroviaria Bollate Nord, dove se ne incontrano a decine, che scendono dai treni e si incamminano verso Castellazzo.
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