Ha bloccato il treno azionando il freno di emergenza. Poi ha dato in escandescenze abbassandosi i pantaloni urlando contro il capotreno e la Polfer. Così un 45enne è rientrato a Paderno Dugnano da una gita a Como con una denuncia e una sfilza di reati contestati: dall’interruzione di pubblico servizio all’oltraggio passando per la violenza, la resistenza e il rifiuto a fornire le proprie generalità.
Tutto è iniziato su un treno regionale di Trenord per Como Lago. Arrivato alla stazione di Grandate Breccia viene attivato il freno d’emergenza. Il convoglio non è più in grado di procedere. Il capotreno verifica che cosa sia successo tra le carrozze, quando un viaggiatore gli indica l’autore del gesto: un padernese di 45 anni. Senza alcun motivo né pericolo ha azionato il freno d’emergenza. A questo punto partono i controlli di rito con l’intervento della Polizia Ferroviaria.
In stazione arrivano gli agenti che chiedono i documenti per l’identificazione. A questo punto però inizia la bagarre. Il padernese inveisce contro tutti. “Andate ad arrestare gli zingari“, urla contro gli agenti. Si abbassa i pantaloni e mostra il fondoschiena a viaggiatori e militari. Tutto questo senza indossare la mascherina, ancora obbligatoria sui treni lombardi.
Solo dopo una buona mezz’ora, il 45enne si fa identificare. Il controllo si conclude con una denuncia e il treno che riparte per il capolinea di Como Lago dopo aver accumulato oltre 30 minuti di ritardo.
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