Accolta la richiesta dell’accusa, Laura Taroni, l’infermiera dell’ospedale di Saronno ex amante del viceprimario del Pronto Soccorso, Leonardo Cazzaniga è stata condannata a 30 anni di reclusione.
L’infermiera, residente a Lomazzo, è stata riconosciuta colpevole per l’omicidio della madre Maria Rita Clerici e del marito Massimo Guerra, in concorso con Cazzaniga.
Il giudice di Busto Arsizio, Sara Cipolla, ha accolto in pieno la richiesta di pena formulata nelle scorse settimane dalla Procura rappresentata da Gianluigi Fontana, capo dell’Ufficio e dal Pm titolare del fascicolo, Maria Cristina Ria.
La stessa Taroni è stata invece assolta in formula piena per l’omicidio del suocero Luciano Guerra.
Nella sentenza di rito abbreviato emessa oggi ci sono le condanne a pene minori per altri cinque medici dell’ospedale di Saronno, ritenuti colpevoli di favoreggiamento, omessa denuncia o falso ideologico.
Leonardo Cazzaniga, ha seguito un percorso processuale diverso ed è attualmente rinviato a giudizio dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio (Varese) per nove morti in corsia e per l’omicidio, in concorso con l’amante infermiera Laura Taroni, del marito e della madre della donna. Cazzaniga è stato anche rinviato a giudizio per la morte del suocero della Taroni, Luciano Guerra.
Per lui il processo inizierà il prossimo 13 aprile al Tribunale di Busto Arsizio. Taroni e Cazzaniga furono arrestati nel novembre del 2016 in seguito a diverse morti sospette che si erano verificate nell’ospedale di Saronno.
Tra gli imputati nel processo che prenderà via il 13 aprile, ci sono anche alcuni medici dell’ospedale che, secondo l’accusa, sarebbero stati a conoscenza del “protocollo Cazzanga”, secondo il quale pazienti anziani venivano condotti alla morte somministrando, in successione dosi elevate di farmaci che risultavano letali.
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube