A un’ora di distanza dall’episodio che ha suscitato il panico in moltissi comuni della Lombardia, arriva la conferma dell’Aeronautica Militare: si è trattato di “Boom sonico”.
In particolare, secondo quando riferito da Corriere.it, l’Aeronautica Militare ha confermato quella che fin dall’inizio era parsa l’ipotesi più plausibile: due caccia intercettori dell’Esercito hanno infranto la barriera del suono in zona Malpensa.
Mentre all’inizio si era parlato di un aereo turco, successivamente si è potuto appurare che si è trattato di un
Boeing di Air France, decollato nella notte dall’isola di Reunion e diretto a Parigi Orly.
Probabilmente per un disguido l’equipaggio del Boeing non è riuscito a mettersi in contatto con le autorità di controllo del volo italiane e questo ha fatto scattare la procedure di sicurezza denominata «Scrambler»: i due jet militari si sono levati in volo con ogni probabilità da Grosseto (secondo altre fonti da Istrana, Treviso) tentando di intercettare il Boeing.
Per questo hanno raggiunto la massima velocità abbattendo la barriera del suono (e dunque provocando il boom sonico) poco sopra l’aeroporto di Malpensa.
Il velivolo è stato raggiunto quando ormai era sulla Valle d’Aosta e ha proseguito regolarmente il volo verso la Francia. I due Eurofighter sono subito rientrati alla base.
I due violentissimi “botti” hanno creato apprensione in centinaia di persone in molte province lombarde, in diverse scuole i bambini sono stati fatti uscire in cortile, i centralini dei Vigili del fuoco sono stati presi d’assalto.
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