Il Coronavirus non sarebbe ancora morto, ma solo “assopito”.
Gli scienziati di tutto il mondo continuano a ripetere che la lotta al Coronavirus non è ancora terminata e che è importante non abbassare la guardia.
Certo, c’è anche chi come il primario del San Raffaele Alberto Zangrillo che ha affermato che il virus è clinicamente morto in Italia, ma le sue parole (forse un po’ esagerate) sono state da molti fraintese: Zangrillo intendeva dire che negli ospedali non arrivano più persone con gravi forme di Coronavirus e questo lo affermava già un mese prima di lui la direttrice dell’Asst Rhodense Ida Ramponi, perché è un dato di fatto.
Da qui ad affermare che il virus sia clinicamente morto, però, appare un po’ una forzatura perché nessuno può sapere se sia clinicamente morto o soltanto in letargo: nessuno sa che cosa accadrà se dovesse arrivare una nuova ondata da quei Paesi del mondo in cui oggi la malattia sta ancora mietendo migliaia di vittime.
La cosa certa è che il virus, togliendo la parola “clinicamente”, non è affatto morto nella nostra zona: è ancora presente in modo strisciante, si fa poco notare ma c’è.
Lo dimostrano i due grafici che riportiamo in questa pagina: entrambi rappresentano il numero dei “nuovi positivi” (degli ultimi 7 giorni rispetto a ogni data) che si sono registrati nei principali comuni del Notiziario (da Bollate a Saronno, da Paderno Dugnano a Garbagnate); il primo grafico (colonnine in rosso) mostra l’andamento dal 3 aprile al 7 maggio, il secondo (colonnine in azzurro) mostra l’andamento solo nelle ultime due settimane, in una sorta di “ingrandimento” del primo grafico.
Come si può chiaramente notare dal grafico con le colonnine color rosso, il calo dei casi da inizio aprile è stato costante, fino a raggiungere il minimo il 19 maggio.
Poi dal 19 maggio (e qui passiamo al grafico in azzurro) l’andamento dei nuovi casi settimanali non è più stato in calo, ma ha vissuto un andamento altalenante, una sorta di alto e basso.
Come a dire che siamo riusciti a ridurre fortemente la presenza del virus fino al 19 maggio poi la situazione si è stabilizzata, il virus circola poco, ma circola ancora poiché nei comuni del notiziario si continuano a registrare più di 30 nuovi positivi a settimana (una media di 5 o 6 nuovi casi al giorno) e mai si è riusciti a scendere, per ora, sotto la soglia dei 30 casi a settimana.
Occorre dunque dar retta agli scienziati e continuare ad agire con prudenza: il virus non è morto, è assopito: non diamogli l’occasione di risvegliarsi.
E l’ennesima conferma è arrivata martedì sera: nella nostra zona non si sono registrati 5 o 6 nuovi casi, come è la media di questo periodo, ma addirittura 11. Occorre fare attenzione.
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