“In Lombardia prevale la nostra ordinanza e quindi le passeggiate sono vietate“. Lo dice il governatore Attilio Fontana a proposito della possibilità di fare passeggiate con i propri figli di età 0-18 anni alla presenza di un solo genitore.
Qualche ora fa anche Giulio Gallera aveva puntato il dito contro la decisione presa dal governo: “Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare, che stiano a casa e organizzino giochi con i propri figli”. Dello stesso avviso è anche la regione Campania che con un’ordinanza ha vietato passeggiate all’aperto e jogging.
Da oggi nel resto dell’Italia “i figli minori possono fare una passeggiata con uno dei genitori nei pressi della propria abitazione perché si tratta di un’attività motoria e non di uno sport all’aperto”, si legge nella circolare a firma del capo di gabinetto Matteo Piantedosi.
Una specifica che chiarisce meglio le questioni su spostamenti e assembramenti. La semplice camminata “può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione”.
Così facendo il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (case-famiglia). Rimangono vietate le attività ludiche nei parchi giochi e nelle aree attrezzate. Ma in Lombardia prevale l’ordinanza della Regione e relativi divieti.
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