Vaccinato, ricoverato, esentato ma poi, di fatto, quasi bloccato. E’ una situazione kafkiana quella che sta vivendo Gregorio Busnelli, 21enne di Saronno, che ha ricevuto due dosi di vaccino anti-Covid, subendo purtroppo uno di quei pur rari effetti collaterali pesanti dopo la seconda iniezione, costringendolo ad un ricovero ospedaliero e successiva terapia farmacologica. Ora, per fortuna si è completamente ripreso e sta benissimo.
Ma all’approssimarsi dello scadere del suo Green Pass dato dalle prime due dosi di vaccino, il medico vaccinatore gli rilascia un certificato di esenzione perché, come gli spiega chiaramente, visto il precedente, nel suo caso “è più pericoloso sottoporsi alla terza dose di vaccino che rischiare di prendere il Covid”.
Dall’inizio di febbraio quindi Gregorio ha il certificato di esenzione, rilasciato in forma cartacea, che deve presentare ad ogni controllo dove però gli addetti vorrebbero avere un Qr code da scansionare e di fronte a carta, timbro e firma, spesso vanno in difficoltà e non sanno come fare. Ma non basta. Con quel certificato cartaceo in mano, Gregorio non può di fatto uscire dall’Italia, perché nessun altro Paese lo riconosce.
Del caso di Gregorio abbiamo interessato Ats Insubria, che si è attivata alla ricerca di una soluzione.
L’intera vicenda è raccontata nell’articolo pubblicato sul Notiziario del 18 febbraio, che potete trovare anche qui.
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