Droga e 100mila euro nascosti a Rovello Porro, arrestato 43enne di Garbagnate | VIDEO

Un chilo di droga e centomila euro in contanti nascosti da uno uomo di Garbagnate a Rovello Porro, e per lui è scattato l’arresto.

Tutto ha avuto inizio lunedì scorso quando i Carabinieri di Garbagnate hanno invitato in caserma V.A. del 1976 per effettuare alcune notifiche normali. Parlando con lui dell’attività (legale) di cannabis light che svolgeva in un terreno a Rovello Porro, alla domanda su come andasse il lavoro il 43enne ha cominciato a tergiversare.

I Carabinieri a quel punto gli hanno fatto domande specifiche, lui ha risposto spiegando di aver chiuso la Partita Iva due giorni prima ma di avere ancora marijuana a basso contenuto di Thc da vendere.

I Carabinieri a quel punto hanno deciso di andare con lui a vedere il terreno e il magazzino (una casa mobile) a Rovello Porro.

Controllando la casa mobile, i Carabinieri hanno trovato al suo interno 4 involucri da 200 grammi ciascuno di marijuana in confezione termosaldata, una classica confezione da cessione, come se fosse pronta per essere venduta.

Poi rinvenivano numerosi barattolini con dentro marijuana in confezioni anch’esse termosaldate da due grammi ciascuno. I Carabinieri non capivano perché lui dovesse confezionare tutta la marijuana di un’attività che aveva ormai chiuso, come se dovesse venderla lo stesso. Poi è stato trovato anche un bilancino come quelli che si utilizzano per confezionare la droga, a quel punto i militari hanno deciso di controllare con cura anche il terreno ed ecco la sorpresa: in un incavo della cinta c’era un secchio al cui interno, in una busta termosaldata, i Carabinieri di Garbagnate hanno trovato 10 mazzette da 10mila euro, per un totale di 100mila euro in contanti. Poi altri 4100 euro in contanti li hanno trovati addosso al garbagnatese.
Lui ha cercato di giustificare che erano i risparmi di una vita, ma i Carabinieri hanno segnalato il tutto al magistrato che ha disposto l’arresto.

Tra l’altro, la marijuana ritrovata a Rovello è stata posta sotto esame ed è risultata con un Thc più alto del consentito, dunque andava classificata come stupefacente.