A Cogliate un’azienda di elettronica ha messo a punto due dispositivi per il controllo del distanziamento sociale con cui affrontare la Fase 2.
Un ciondolo che suona quando due persone nello stesso ambiente sono troppo vicine, un sensore al banco avvisa della posizione “a rischio” di un cliente.
Sono due strumenti per convivere con i rischi connessi alla diffusione del contagio da coronavirus, evitando le situazioni più pericolose.
Alex Crapelli, titolare di Eletecno snc, azienda che si occupa di soluzioni informatiche, ha messo a punto alcune soluzioni che potrebbero rivelarsi interessanti per la gestione delle presenze all’interno di ambienti chiusi, o anche all’aperto, in piccole comunità.
La prima è rappresentata da ciondoli da portare al collo, che attraverso un segnale bluetooth rilevano la vicinanza di apparecchi simili, emettendo un suono di avviso.
“E’ un prodotto che ho trovato sul mercato cinese mentre cercavo degli elementi per realizzarlo in proprio, così ho contattato i produttori e ho iniziato una collaborazione per la distribuzione sul mercato italiano” -spiega Alex.
La seconda idea invece è stata sviluppata interamente nel laboratorio di via Caduti a Cogliate. Si tratta di un rilevatore ad ultrasuoni in grado di misurare la distanza di una persona da un determinato punto, per esempio un banco di servizio in un negozio o in un ufficio.
Quando la persona si avvicina troppo, il rilevatore, che inizialmente emette luce verde, prima diventa blu e inizia a suonare, poi rosso ed emette un suono d’allarme.
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