Sempre più defunti vengono cremati nel Saronnese: rispetto ai funerali tradizionali, negli ultimi anni c’è stata un’impennata delle cremazioni, che fino a poco tempo fa si contavano sulle dita di una mano. I motivi di questa scelta, alternativa alla tumulazione, è che costa meno, non comportando spese esorbitanti per i familiari.
A Origgio e Uboldo hanno influito positivamente gli sgravi concessi: erogando dei bonus, i Comuni hanno incentivato questa pratica funebre per non dover continuamente costruire loculi.
A Uboldo chi preferisce la cremazione al loculo tradizionale può usufruire di rimborsi del 30% sul costo sostenuto. A versare le quote è il Comune, che ha messo a diposizione il “Giardino delle Rimembranze” per lo spargimento delle ceneri: dalla valenza fortemente simbolica, ha al centro una croce, posta in una vasca d’acqua a sua volta inserita in un tondo che indica la circolarità della vita e l’importanza della Fede. Anche a Origgio sono state previste agevolazioni per le cremazioni (bonus da 500 euro), ma solo alcuni mesi dello scorso anno, in piena pandemia. Addirittura era stato proposto un forno crematorio al camposanto, ma l’idea era poi caduta nel vuoto.
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