Sono sempre più numerosi i cittadini di Uboldo che scelgono la cremazione: complice il rimborso dei costi del 30%, hanno raggiunto il 20% del totale dei funerali.
Il 30% lo paga il Comune
“In tanti scelgono questa pratica perché costa molto meno rispetto al funerale tradizionale – spiegano in Comune – Sicuramente ha influito la nostra politica di incentivazione, ma è anche un segno dei tempi che cambiano”. Il Regolamento di Polizia mortuaria attesta che in caso di cremazione “il relativo onere verrà ripartito in misura del 70% a carico degli eredi del defunto e del 30% a carico del Comune/gestore”.
Quando è stato riqualificato il camposanto, è stato realizzato il “Giardino delle Rimembranze” per spargere le ceneri di chi preferisce farsi cremare: una scelta molto accorta, ma ad oggi non si è ancora tenuta nessuna cerimonia di spargimento delle ceneri; si preferisce tenere l’urna in casa o in un loculo del cimitero.
Funerale di povertà
Intanto è stata siglata una convenzione per l’affidamento dei servizi di fornitura del cofano e trasporto funebre di persone indigenti. Si chiama “funerale di povertà”, di cui per legge deve farsi carico il Comune e che a Uboldo è stato finanziato diverse volte garantendo il decoro del servizio quando la famiglia non era in grado di sostenere le spese (ma anche se il defunto non aveva parenti, morendo in solitudine).
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