Garbagnate (e non solo), truffe via Whatsapp: un pericolo insidioso.
La truffa dei falsi messaggi Whatsapp sui telefonini per far credere alla vittima che un parente ha il telefono rotto e che deve utilizzare un numero diverso (quello dei truffatori) continua a diffondersi e, purtroppo, a fare vittime.
Garbagnate: truffe Whatsapp un pericolo. Le raccomandazioni dei Carabinieri
Non è un caso che il comandante Maugeri della caserma dei Carabinieri di Garbagnate due settimane fa sia intervenuto alla cena organizzata dalla Familia di Baciocch per avvisare le persone (soprattutto gli anziani) che devono sempre stare all’erta, non credere a telefonate e messaggi in cui si venga avvisati di un incidente accaduto a un parente (bisogna verificare sempre) e soprattutto non far entrare mai in casa nessuno, anche se è un tecnico accompagnato da un presunto vigile o carabiniere: fare sempre una telefonata in caserma per verificare che l’emergenza ci sia davvero.
Sono regole che valgono per tutti, non solo per gli anziani, perché l’insidia è sempre dietro l’angolo. Come ci racconta, per esempio, proprio lo storico componente dei Baciocch Domenico Banfi che è rimasto lui stesso vittima di un tentativo di truffa. Giorni fa, infatti, ha ricevuto sul suo telefonino un messaggio Whastapp in cui il figlio lo avvisava di aver avuto un problema, che il telefonino si era rotto e che dunque temporaneamente poteva solo messaggiare (e non chiamare), utilizzando un altro numero.
L’obiettivo dei truffatori (come già accaduto purtroppo nei nostri comuni) è quello di avviare un fitto dialogo via messaggi con la vittima per poi dirle che il finto parente ha comprato un telefonino nuovo da un amico, che però ha bisogno subito un bonifico per avere i soldi. Da qui la richiesta di fare subito un bonifico o, in alcuni altri casi, di dare i soldi all’amico che passerà da casa a ritirarli. Il tentativo di truffa a Domenico Banfi, però, è andato a vuoto poiché i truffatori sono stati decisamente sfortunati: quando gli è arrivato il messaggio dal (falso) figlio che diceva di aver rotto il telefono, il figlio di Banfi (quello vero) era proprio lì con lui, per cui i due si sono guardati in faccia e hanno capito subito che si trattava di una truffa.
Una situazione analoga si è verificata anche a Novate Milanese, quando una anziana donna ha ricevuto un messaggio dalla “figlia” del tutto simile: “Mamma ho fatto cadere il telefono nell’acqua, questo è il mio nuovo numero, ma non posso fare una ricarica”. Le due donne si sono confrontate subito e anche in questo caso la truffa è stata sventata. Occorre quindi prestare la massima attenzione a messaggi di questo tipo e verificare con i parenti.
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