Il difficile periodo storico che tutto il mondo sta vivendo si ripercuote inevitabilmente anche sui bambini. La dottoressa Michela Strozzi, psicologa e psicoterapeuta della comunità sanitaria per anziani Villaggio Amico di Gerenzano, fornisce utili consigli per gestire al meglio la situazione affinché non comprometta il loro benessere emotivo.
Le buone regole per affrontare la guerra
Ecco alcune indicazioni: “Per i bambini in età da scuola materna permettere di esprimere il proprio interesse; se si notano modificazioni nel comportamento, nel modo di giocare o di relazionarsi, bisogna stimolare la conversazione attraverso domande che aiutino a organizzare meglio le informazioni ed emozioni (per esempio: sapete cosa significa la parola guerra? Secondo voi perché si fa la guerra?). Per i bambini in età da scuola elementare: promuovere conversazioni che siano prive di interpretazioni soggettive, ma si attengano ai fatti; aiutarli a comprendere il concetto di pace e di gestione del conflitto prendendo esempi da episodi della loro vita; rinforzare l’importanza della condivisione di emozioni e pensieri. Per i ragazzi in età da scuola media: a quest’età i ragazzi potrebbero avere difficoltà a entrare in contatto con la vulnerabilità e una tendenza a sdrammatizzare; la funzione dell’adulto rimane sempre quella di facilitare la libera espressione dei loro pensieri e la costruzione di significati accogliendo con rispetto opinioni e vissuti emotivi”.
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