Si è chiusa in bellezza la seconda edizione di Giorni di Versi, il festival di poesia che per una decina di giorni ha attraversato e allietato la città di Saronno. Nel pomeriggio di domenica 2 aprile, nella sala del cinema-teatro Prealpi gremita fino all’ultima poltrona disponibile, il poeta, scrittore, “paesologo” Franco Arminio ha intrattenuto, coinvolto ed emozionato tutti i presenti, con le sue parole e le sue poesie ma anche con quelle scritte e recitate da alcune persone del pubblico, e con alcune canzoni cantate assieme da tutta la sala. Insomma, una performance ad alto tasso emotivo.
Il pomeriggio con Franco Arminio è stato la ciliegina sulla torta, la degna conclusione di un festival aperto dall’urbanista e poeta Giancarlo Consonni e seguito dal rapper Murubutu, da Beatrice Zerbini, Nicoletta Bortolotti, Antonella Monti, Silvio Raffo, Pietro Berra.
Chiusura con Franco Arminio per il Festival di poesia di Saronno
Nei nove giorni del festival i readings poetici di singoli autori si sono intrecciati con le rassegne sulla poesia ucraina, su Islam e poesia, su calcio e poesia, con una “passeggiate poetica” al Parco Lura, con la “competizione” poetica poetry slam, con i flash mob nei luoghi della città e altro ancora.
“Il valore aggiunto di questa seconda edizione -spiegano Chiara Angaroni, Graziella Buzzi, Giovanna Galli, Chiara Pozzi, Marina Virgili, componenti del Comitato scientifico del festival- è stato senza dubbio il coinvolgimento di tante associazioni saronnesi che hanno organizzato e gestito diverse iniziative e che ringraziamo: Unitre, il Centro Culturale Islamico, UFO, Il Tassello, l’Ambasciata della Repubblica di Uzupis, l’Isola che non c’è, CulturalMente&Musicalmente, As.V.A.P., il clan/Destino, Auser Saronno, Helianto, le società sportive Amor, Robur ed FBC Saronno, nonché il Liceo Legnani, la Biblioteca Civica.
Così come ringraziamo l’Amministrazione Comunale di Saronno, che ha fortemente voluto questo festival, a partire dal Sindaco Augusto Airoldi, l’Assessore Laura Succi e i suoi colleghi Franco Casali e Gabriele Musarò, e tutto l’Ufficio Cultura del Comune di Saronno.
Ringraziamo infine i tanti esercizi commerciali saronnesi che hanno ornato le loro vetrine con versi poetici, e ospitato i flash mob, e il M.E.P., Movimento per l’emancipazione della poesia, che ha diffuso per la città tantissimi foglietti bianchi o colorati, stampati ognuno con una poesia.
Questo festival, così come l’edizione del 2022, aveva un obiettivo, dimostrare che la poesia non è cosa per pochi ma, al contrario, è una modalità espressiva forte, aperta a tutti, capace di dare voce alle emozioni e creare bellezza. L’ampia partecipazione agli eventi, superiore anche a quella della prima edizione, dimostra che l’obiettivo è stato raggiunto. Arrivederci al 2024! “
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