Il nuovo Prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, sembra proprio essersi rimangiato la parola che aveva dato il suo predecessore: non ci saranno “sconti” sui profughi per quei comuni che già li hanno accolti coi progetti Sprar. Anche quei comuni dovranno accogliere lo stesso la loro quota di richiedenti asilo.
L’EMERGENZA
Quella dei richiedenti asilo è un’emergenza che sta diventando ingestibile: aumentano ogni anno, nel 2016 si è toccato il record, ma nei primi mesi del 2017 gli arrivi sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2016. nessuno sa come fermarli, ma nessuno sa neppure come gestirli. E’ proibito parlare di “invasione”, ma ormai il fenomeno ha superato di molto il livello di allarme e la Prefettura ora sta cercando di correre ai ripari in modo affrettato.
LE RIUNIONI
La scorsa settimana, la Prefettura ha convocato i sindaci della provincia di Milano per far loro un discorso ben chiaro. In sostanza, il nuovo prefetto Luciana Lamorgese si sta preparando a imporre ai comuni l’accoglienza dei profughi in un numero ben preciso: due persone e mezza ogni mille abitanti.
Facendo un rapido calcolo sarebbero oltre 500 i profughi in arrivo nei nostri Comuni. A Paderno Dugnano ne spetterebbero 116, seguiti dai 91 di Bollate e dai 68 di Garbagnate Milanese. Una cinquantina sono quelli destinati ad Arese, Cormano, Novate Milanese e Senago. Una trentina quelli che dovrà accogliere Baranzate. Sono 39 quelli destinati a Solaro.
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