Comuni Insieme: scopriamo i servizi in zona con Sandro Fumagalli e Elena Meroni.
L’Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme, nata nel 2004, si occupa della gestione di alcuni dei servizi sociali, educativi e socio-sanitari per i Comuni del territorio, di cui è un vero e proprio fiore all’occhiello. Le figure chiave di questa azienda sono tante, ma in particolare la direttrice Elena Meroni (bollatese) e Sandro Fumagalli (garbagnatese), che da pochi mesi ne è stato nominato presidente, prendendo il posto di Luigi Boffi. L’azienda è stata creata per razionalizzare e coordinare i servizi sociali dopo la Riforma del 2000. Comuni che in precedenza delegavano i servizi alla struttura sanitaria si sono organizzati in forma associata per ottimizzare risorse e competenze. Inizialmente, Comuni Insieme ha operato sotto una convenzione con il Comune di Bollate, per poi diventare un’azienda autonoma partecipata da diversi comuni della zona.
Comuni Insieme: scopriamo i servizi in zona con Sandro Fumagalli e Elena Meroni
Il Notiziario ha intervistato, insieme, Fumagalli e Meroni.
Quali sono gli incarichi di Elena Meroni con Sandro Fumagalli in Comuni Insieme?
“Elena Meroni è la direttrice da 20 anni e coordina la gestione operativa dei servizi in collaborazione con il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Sandro Fumagalli, che traduce le indicazioni approvate dall’Assemblea dei Soci (composta dai sindaci o dagli assessori dei 7 Comuni che compongono questa azienda) in atti resi operativi dalla struttura tecnica gestionale”.
Questa istituzione non ha certo problemi di “quote rosa”…
“L’azienda ha una significativa rappresentanza femminile: circa l’85% del personale è composto da donne, soprattutto nei settori dell’educazione dell’infanzia e del lavoro sociale. Anche in ruoli di direzione, le donne sono sei su dieci, confermando una forte presenza femminile nell’organizzazione”.
Quale è la tipologia dei vostri utenti e servizi?
“Comuni Insieme serve una vasta gamma di utenti, dai bambini fino agli anziani non autosufficienti. Nel 2023, ha supportato 12.712 beneficiari, tra cui oltre 9.700 adulti in difficoltà economiche e 1.700 minori, molti dei quali con situazioni critiche. L’azienda gestisce anche asili nido, assistenza domiciliare per anziani e disabili, teleassistenza e amministrazione di sostegno”.
Sono molti gli obiettivi raggiunti?
“Ogni anno, l’azienda definisce obiettivi macro e obiettivi di ambito all’interno della programmazione triennale del Piano di Zona. Recentemente, ha lavorato su temi come la povertà estrema, la grave emarginazione e i livelli essenziali delle prestazioni sociali, stabiliti a livello nazionale. Elena Meroni e Sandro Fumagalli sottolineano tre parole chiave trasversali a tutti i servizi: innovazione, prevenzione, e integrazione. E’ importante continuare ad innovare per rispondere ai nuovi bisogni emergenti individuati attraverso l’analisi dei dati raccolti direttamente e anche attraverso la collaborazione con gli enti locali e del terzo settore. Questa lettura dei bisogni del territorio sta alla base del lavoro di prevenzione che ci permette di fare delle azioni che possano intercettare le nuove forme di marginalità prima che alcune domande si trasformino in bisogni gravi”.
Con chi vi interfacciate nei comuni aderenti?
“L’Assemblea dei soci della nostra azienda è composta dai sindaci che possono delegare l’assessore alle Politiche Sociali. Ci interfacciamo con la struttura tecnica dei Servizi Sociali comunali, ma anche con le strutture che si occupano dell’istruzione, perché seguiamo tanti progetti educativi e abbiamo un’Agenzia sociale per la Casa che collabora e si interfaccia con gli uffici Casa dei Comuni ed anche con gli uffici tecnici”.
Comuni insieme è trasversale ai partiti politici?
“È un ente trasversale rispetto ai partiti politici, focalizzato sulle esigenze delle amministrazioni comunali, indipendentemente dal loro orientamento politico”.
Quale è stato l’obiettivo raggiunto che vi ha dato più soddisfazione?
“Tra i successi recenti, si evidenzia l’Agenzia sociale della Casa e il progetto per la Cartella Sociale Informatizzata, elemento importante per avere una rete di servizi territoriali molto coesa. L’azienda ha anche vinto un bando europeo per un progetto sulla prevenzione del disagio scolastico, di cui siamo stati capofila a livello nazionale. Anche l’apertura di asili nido in alcuni comuni dell’ambito è stata una iniziativa di successo. La terza parola chiave di cui parlavamo, l’integrazione, resta una sfida importante da affrontare, soprattutto quella tra i servizi sociali e quelli socio-sanitari”.
Elementi prospettici per il futuro?
“Nel prossimo triennio, Comuni Insieme punta a rinnovare la programmazione del Piano Sociale di Zona e a rafforzare l’integrazione socio-sanitaria, inclusa la piena attuazione delle Case di Comunità. L’azienda intende anche investire nella socialità degli anziani, nel contrasto alla povertà, e nel coinvolgimento dei giovani, accompagnandoli nel loro percorso di sviluppo personale e professionale”.
Come il Pnrr vi ha coinvolto?
“Comuni Insieme è l’ente attuatore della Misura 5 del Pnrr, dedicata al sociale, con interventi per un totale di circa quattro milioni di euro. Le linee di sviluppo riguardano l’innovazione dei servizi per la non autosufficienza, la prevenzione del collocamento in comunità per i minori, la supervisione professionale per gli operatori sociali e il supporto alla grave emarginazione”.
Quale è il vostro rapporto con l’istituzione scolastica?
“Le scuole sono un punto fondamentale, specialmente sul tema minori: c’è stato un grosso salto tra situazione pre Covid e post Covid: abbiamo un servizio minori prevenzione e tutela, che ha sempre collaborato con le scuole, quindi ci interfacciamo con loro per quello che riguarda la prevenzione con progetti educativi, interventi di consulenza sulle situazioni che magari gli insegnanti intercettano come possibili problematiche. Il Covid ha interrotto queste relazioni però dal 2022 al 2023 abbiamo ripreso sostanzialmente la collaborazione attraverso, sia tavoli stabili sia la collaborazione per quello che riguarda il fatto che noi forniamo alle scuole gli assistenti per l’educativa scolastica, gli assistenti per il supporto ai ragazzi che hanno delle disabilità certificate (educatori). Stiamo lavorando con le istituzioni scolastiche sul sistema 0÷ 6 [anni]; quindi lavoriamo su una collaborazione molto stretta”.
Vi sono obiettivi che vi stanno a cuore e che vorreste raggiungere?
“Un obiettivo ancora da raggiungere è l’associazione del Comune di Paderno Dugnano in Comuni Insieme. Sebbene il Comune faccia parte dell’Ambito Territoriale, non è ancora socio dell’azienda. L’azienda continua a lavorare per realizzare questa unione e migliorare ulteriormente l’efficienza nella gestione dei servizi”.
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