Il presidente della giunta regionale della Lombardia Attilio Fontana, non ci sta a considerare automaticamente la Lombardia come “zona rossa”. A poche ore dalla pubblicazione del nuovo Dpcm che fissa i tre diversi livelli di restrizioni a seconda del livello di gravità in cui verranno collocate le regioni, con successivo decreto del Ministero della Salute, il governatore della Lombardia chiede di aggiornare i dati che sono alla base delle decisioni.
“Il nuovo Dpcm regolamenta le azioni per il contenimento del Covid, territorio per territorio, sulla base di 21 indicatori tecnici analizzati dal Comitato Tecnico Scientifico nazionale” -spiega Fontana.
“Ora è un’ordinanza del Ministero della Salute, non dell’amministrazione regionale, che, sempre sulla base della valutazione dei dati da parte del Cts, deve stabilire in quale fascia si trovi ogni Regione: Gialla, Arancione o Rossa, con i conseguenti diversi livelli restrittivi.
Fino a questo momento non ci è stato comunicato niente dal Governo e non sappiamo in quale ‘Fascia’ la Lombardia si collochi.
Da nostre informazioni, l’ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del CTS con l’analisi dei 21 parametri risale a circa 10 giorni fa.
Ciò è inaccettabile.
Le valutazioni devono essere fatte sulla base di dati aggiornati ad oggi, tenendo conto delle restrizioni già adottate in Lombardia, dei sacrifici già fatti dai lombardi in questi 10 giorni per contenere la diffusione del virus, e dai quali registriamo un primo miglioramento.
Sto insistendo perché, prima che si stabilisca dove la Lombardia si collochi, i dati devono essere aggiornati”.
L’ordinanza del Ministero della Salute che deve suddividere le regioni nei tre diversi livelli di gravità era attesa per questo pomeriggio ma al momento non è ancora stata emanata.
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