Monaci tibetani e sacerdoti italiani insieme nel “bosco della droga” per una preghiera comune.
Probabilmente non servirà a tenere lontani spacciatori e tossicodipendenti, ma è stato un altro segnale, l’ennesimo, mandato da Ceriano Laghetto a chi pensa di poter fare quello che vuole in questa fetta del Parco delle Groane.
Questa mattina, come annunciato, il sindaco Dante Cattaneo ha accompagnato alcuni monaci del Tibet all’interno del bosco che si affaccia sulla fermata Ceriano-Groane della linea S9 Saronno-Albairate.
E’ la stazione chiusa da una settimana, dove adesso sono costretti ad arrivare a piedi le decine di tossicodipenenti in cerca della dose quotidiana.
I monaci del Tibet, ospiti del Comune di Ceriano per due giorni, con una serie di appuntamenti nel week-end in paese, hanno voluto visitare questo luogo di degrado.
Con loro, oltre al sindaco di Ceriano, anche il parroco don Giuseppe Collini e monsignor Armando Cattaneo, prevosto di Saronno.
Dopo il mantra recitato dai monaci tibetani, anche un “Padre nostro” guidato dai due sacerdoti a cui hanno risposto i presenti.
Ma prima ancora, a riecheggiare nel bosco è stata la splendida voce di Valentina Volpe Andreazza, mezzosoprano di fama internazionale, ambasciatrice della musica, che si è esibita nell’”Inno alla gioia” di Beethoven, accompagnata alla viola da Asha Fusi, già assessore più giovane d’Italia, a Ceriano Laghetto.
A chiudere il momento particolarmente intenso, l’abbraccio tra i sacerdoti italiani e i monaci tibetani, sotto lo sguardo del sindaco Cattaneo.
Spacciatori e consumatori erano nel bosco, si erano da poco allontanati dal luogo dell’incontro e sono rimasti a guardare da lontano, in silenzio e probabilmente stupiti da quanto hanno visto.
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