Quanto dovremo aspettare ancora per le riaperture dei negozi? E’ la domanda che tutti si fanno per capire quali categorie si avvieranno a un lento ritorno alla normalità. Da qualche ora cartolerie e librerie possono tornare a rialzare la saracinesca (non in Lombardia per volere di un’ordinanza della giunta).
Nelle prime bozze del calendario delle riaperture il prossimo giorno circondato di rosso è quello di lunedì 20 aprile. Da quel momento potrebbero tornare ad aprire alcune aziende soprattutto quelle esposte alla concorrenza estera.
Entro il 4 maggio, il governo dovrà pronunciarsi per rinnovare e allentare i divieti previsti nel decreto prorogato il 13 aprile scorso. Da questo giorno si ipotizza possano riprendere attività come parrucchieri e centri estetici dovranno però lavorare mantenendo la distanza sociale. Una soluzione sarà quella di lavorare su appuntamento (come anticipato qui).
Invece dal 18 maggio potrebbero riaprire bar, ristoranti e locali del food ma dovranno mantenere una distanza minima di 2 metri tra un cliente e l’altro. Una scelta che avrà inevitabili ripercussioni sul fatturato e il personale.
Invece per alcune attività come cinema, teatri, concerti tutto verrebbe rimandato al 2021 o addirittura a una data collegata alla distribuzione di un vaccino anti-Covid. Sono allo studio alternative per evitare assembramenti e garantire il distanziamento per queste attività che richiedono assembramenti al chiuso. Rimangono come incognita anche i musei.
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