Solaro, Villaggio Brollo, sabato mattina, ore 8,30: ha appena smesso di piovere e i sentieri del Parco delle Groane sono pieni di fango, ma l’attività di spaccio di droga non si ferma.
Dante Cattaneo, attuale vicesindaco di Ceriano Laghetto, è da anni impegnato in prima persona nella lotta allo spaccio nei boschi delle Groane: da oltre 10 anni, insieme a diversi volontari, perlustra i sentieri a Ceriano e stamattina ha deciso di spostarsi al di là della Saronno-Monza, in zona Ca’ del Re, una delle più pregiate del Parco delle Groane, territorio di Solaro.
Con lui stamattina c’è anche Alex Galizzi, consigliere regionale della Lega, vicepresidente della commissione Antimafia e un volontario residente in frazione Villaggio Brollo. Poco dopo si aggiungono altri volontari e la consigliera regionale Silvia Scurati. Entriamo dal sentiero accanto al deposito di Air Pullman.
Solaro, bosco della droga a due passi dalla Saronno-Monza
Dopo pochi passi l’incontro con un giovanissimo nordafricano che porta due bicchieri di cartone con bevande fumanti e un sacchetto con i cornetti. Qualcuno ha ordinato la colazione, lui è sorpreso dalla nostra presenza, quasi spaventato, è pronto anche a lasciarci tutto, ma al rifiuto, preferisce invertire la marcia, meglio non indicare la strada verso chi aspettava il cappuccino.
Ma ci vuole poco comunque a scoprirlo: pochi passi più avanti si incontra il primo bivacco dei pusher: ci hanno già visti da lontano e facciamo in tempo solo a scorgere le ombre che corrono verso il centro del bosco. L’unico cliente del momento invece, non scappa, anzi, ci viene incontro. Ha la faccia del bravo ragazzo, dice che usa eroina già da 6 anni e non riesce a smettere. “Passo di qui prima di andare a lavorare, non posso farne a meno” -racconta. Aggiunge che gli bastano 10 euro al giorno per comprare quello che gli serve e che qui si può trovare di tutto.
Tende, sedie e tutto l’occorrente per lo spaccio in una delle zone più pregiate del Parco delle Groane
Il consigliere regionale Galizzi chiama i carabinieri, che in pochi minuti sono sul posto e fanno i rilievi, controllando tutto quello che hanno lasciato sul posto gli spacciatori in fuga, tra cui persino un rasoio elettrico nuovissimo, ancora nella confezione, oltre ad indumenti, rotoli di stagnola, sedie, tavolini, il contenitore per la brace, la tenda, le sedie e tutto l’occorrente per un bazar improvvisato, ma aperto 24 ore su 24 visto che, come raccontano i residenti esasperati del Villaggio Brollo, i disperati in cerca di droga si possono incontrare lungo la provinciale a qualsiasi ora.
Gabriele Bassani
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