Quattro metri di altezza per tre di larghezza per un'opera che diventerà il simbolo del nuovo San Gerardo di Monza. All’ interno di quell’intreccio di acciaio inossidabile impreziosito da rombi in plexiglass corrono l’artigianato storico di Paderno Dugnano e l'orgoglio dei suoi artigiani.

E’ questa la fotografia di ‘Ecce Homo’, l’installazione inaugurata all’ingresso del nuovo ospedale monzese che aprirà all’utenza da lunedì prossimo. L’opera che rappresenta in tutto il suo slancio una catena del dna è stata realizzata dalle Officine Fratelli Favrin e da MP Materie Plastiche Paolillo, entrambe con sede a Palazzolo.
Per comporre le due eliche del dna sono stati realizzati una quarantina di pezzi più piccoli che solo in un secondo momento sono stati incastrati tra loro. “Non esiste una macchina che possa fare la spirale in un pezzo solo – spiega Antonio Favrin con trent’anni di esperienza presso le Officine di famiglia – Abbiamo avuto una doppia difficoltà: le due eliche dovevano essere gemelle e poi abbiamo dovuto assemblare a mano i vari pezzi”.
Per realizzarla ci sono voluti otto giorni di lavoro intenso con prototipi ed esperimenti. Una volta installata nel basamento in cemento armato, l’elica di dna è stata impreziosita con le moleche in plexiglass realizzate dalla MP Paolillo.
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