“Termino, dopo quasi 38 anni, un lavoro che mi ha visto crescere professionalmente e umanamente con tanti di voi, condividendo momenti di dolore e sofferenza”. Lo scrive Mario Ceriani, non in veste di sindaco ma di medico, in una lettera aperta alla cittadinanza per congedarsi dai suoi pazienti ora che andrà in pensione.
Ripercorrendo i primi giorni della sua carriera, Ceriani parte dal 1982, quando cominciò collaborando con l’allora dottore Emiliano Loi, “che porto sempre nel mio cuore”. Poi, nel 1987, aprì il suo ambulatorio vivendo anni che definisce “impegnativi, fatti di dedizione e disponibilità. Ho la consapevolezza, seppure possa aver fatto qualche errore, di avere dato tutto quanto era nelle mie possibilità, professionalmente e umanamente”.
Poi la confessione: “Da più di un anno ho capito di non avere più dentro di me quella forza e quell’energia fondamentali per dare sempre il massimo di se stessi per gli altri, in questo delicato lavoro. Nell’amarezza di lasciare una missione che amo, c’è la gratitudine per la vostra fiducia, che avete riposto in me per tanti anni, e la convinzione di essere stato, per tanti di voi, non solo il medico di famiglia, ma uno di famiglia. Grazie”.
A sostituire il medico, a partire dal 4 maggio, sarà la dottoressa Marta Faletti, in via Visconti 5/B. Ma è solo un incarico temporaneo, in attesa della nomina di un medico permanente. Ceriani è disposto a registrare su chiavetta la cartella clinica dei pazienti: dal 4 all’11 maggio, dalle 10 alle 12, l’ambulatorio di Ceriani rimarrà aperto per portare le chiavette; sarà sua premura ricontattare i pazienti per la riconsegna.
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