“Oltre al progetto di rifacimento parziale del ponte di via Battisti chiediamo lo studio della demolizione e ricostruzione totale per una scelta politica consapevole e per valutare le diverse alternative”. Lo chiede la Lega con una mozione firmata e presentata dal consigliere Francesco Rienzo. Dopo una lunga discussione di oltre due ore in consiglio comunale alle 2 di notte è arrivata la votazione: la maggioranza è contraria ad approfondire l’ipotesi di demolizione. Il ponte chiuso da 5 mesi verrà demolito per metà sul fronte di via Camposanto e ricostruito prospettando tempi record per riaprilo mettendo fine all’emergenza viabilità (come annunciato nelle scorse settimane).
“Puntiamo di aprirlo nell’autunno del prossimo anno e questa non è una scelta politica, ma tecnica”, ha sottolineato il sindaco Ezio Casati ricostruendo gli ultimi 20 anni di storia di quel ponte. “Non abbiamo fatto lo studio per una nuova struttura perché non è utile farlo. Dovremmo fare un concorso di idee per capire come rifarlo? Rifarlo in muratura costerebbe il doppio con i costi di demolizione”. Una presa di posizione che non è condivisa né dalla Lega né dall’opposizione. “I buoni padri di famiglia portano due soluzioni, gli irresponsabili una sola”, ha detto il capogruppo della Lega, Gianluca Bogani. “Già vent’anni fa la Lega aveva chiesto la sua demolizione facendolo pagare a chi aveva fatto quel disastro. Invece per una scelta politica sempre dell’allora sindaco Casati si è andati avanti senza demolirlo e oggi ne paghiamo le conseguenze”.
Durante la discussione della mozione in consiglio comunale è salita la tensione. Il capogruppo della Lega ha fatto il gesto dell’ombrello in direzione del sindaco Ezio Casati: “Così sindaco ha fatto agli elettori: ha detto in campagna elettorale che avrebbe speso l’avanzo di bilancio e poi non l’ha fatto. Noi queste cose non le facciamo, siamo seri”.
Il costo previsto per i lavori di demolizione e ricostruzione parziale è di un milione e 250mila euro. “Ogni famiglia decide sulla base di almeno due soluzioni, questa Amministrazione invece sceglie basandosi solo su una proposta parlando di costi e tempi raddoppiati senza basarsi su numeri reali”, ha aggiunto Bogani. “Questi approfondimenti i politici non li hanno voluti fare perché c’è un grande problema: la campagna elettorale del 2024, come 20 anni fa la fretta è stata cattiva consigliera”.
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