Un imprenditore di Saronno è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con il contestuale sequestro di beni per oltre 500mila euro, per il fallimento di una società di cui era amministratore. Sono state eseguite anche diverse perquisizioni locali e domiciliari.
L’attività di indagine trae origine dalla ricostruzione delle vicende che hanno portato al fallimento di una azienda saronnese, dichiarata fallita 2019 dal Tribunale di Busto Arsizio.
Le indagini di polizia economico-finanziaria strutturate in analisi di tabulati telefonici, indagini bancarie, intercettazioni telefoniche eseguite con le facoltà di polizia giudiziaria dai militari della Compagnia di Saronno hanno consentito di delineare le responsabilità dei due amministratori – di fatto e di diritto – della società, i quali sono accusati di aver artatamente ritardato il fallimento della medesima, aggravandone il dissesto e sperperando il patrimonio aziendale.
La società fallita era stata spogliata del suo patrimonio immobiliare – scisso in una società appositamente costituita per gestire le proprietà di famiglia – e negli ultimi anni, già in evidente stato di difficoltà e gravata da debiti tributari e previdenziali per ingenti somme – è stata tenuta in vita mediante l’alterazione di alcune voci di bilancio, con evidente e grave pregiudizio per gli interessi dell’Erario, dei creditori e dei dipendenti. In particolare, a danno di questi ultimi, gli amministratori da diversi anni non ottemperavano al versamento delle quote relative alla previdenza complementare, comunque trattenute dalla busta paga dei lavoratori.
Le risorse aziendali venivano invece utilizzate per corrispondere somme ai soci e amministratori, nonché per eseguire pagamenti preferenziali, mentre un intero ramo d’azienda veniva distratto a beneficio di una società neo-costituita.
Perché alcuni articoli non sono firmati?
Perché sono il risultato di un lavoro collettivo.
Dietro ogni notizia su queste pagine, ci sono giornalisti che da oltre 30 anni raccontano con passione la cronaca locale.
Quando un articolo non porta una firma, è perché è frutto del nostro impegno condiviso: un’informazione costruita insieme,
con la serietà che ci contraddistingue.
Edicola digitale | Canale Telegram





